Dormire senza aprire il portafogli, ripagare il soggiorno con il proprio lavoro o con qualcos’altro. Questa l’iniziativa, la settimana del baratto, anche quest’anno a Novembre, dal 14 al 20, cui hanno aderito migliaia di hotel e B&B di tutta Italia, Roma compresa. Un ritorno alle origini, in stile contadino, quando per saldare il conto della locanda o la parcella del dottore si prendeva dalla bisaccia qualche uovo, una gallina e il caciocavallo fresco di mungitura.
Oggi il conto è possibile pagarlo prima e con il proprio lavoro: imbianchini, insegnanti di lingue, di musica, musicisti, tecnici per riparare frigoriferi, televisori e condizionatori, falegnami, contadini e chi accetta di barattare il proprio soggiorno offrendo in cambio l’ospitalità della propria casa o i prodotti tipici della propria terra. Infatti, non solo con il lavoro si potrà pernottare: tantissime le richieste di ogni tipo di bene, dai dvd ai libri, dai fumetti di Topolino ai calendari Pirelli, dal Kilt scozzese (Case di Calzata a Palermo) alle abat-jour. Un modo per svuotare soffitte e magazzini dalle tante cianfrusaglie inutilizzate, ma che potrebbero fare la felicità di un nuovo padrone-albergatore.
La proposta è stata estesa a tutto l’anno da molte strutture ricettive, dove il baratto potrà essere scelto per avere in cambio un weekend a costo zero, o quasi. Cosi non stupisce trovare nella “lista dei desideri” dell’hotel, l’elenco dei prodotti o dei servizi che si spera di ottenere in cambio, la visita di Keanu Reeves o di Viggo Mortensen o un timone in stile galeone dei pirati (come richiede il B&B A Casa di Lia a Roma), 2 ore di lezione di geometria descrittiva-prospettiva per ogni notte in camera doppia (Villa Rome a Roma), cuccioli di piccola taglia o gatti Maine Coon (Villa Bruna a Napoli), un po di fantasia (La Pieve di Mora ad Assisi) e per finire anche l’immancabile lavoro ad uncinetto (l’Auracaria a Santa Croce Camerina), le lezioni di tornio per ceramica (Casa Stucky a Udine) ed una “serata magica” per gli ospiti della struttura (La Vignarella ad Anguillara Sabbazia).
Scopo dell’iniziativa è quello di mettere in contatto esperienze diverse, stimolando l’incontro dell’ospitalità con la fantasia, soprattutto degli albergatori, dove l’importante non è solo quello che hai ma “quello che sei o che sai fare”, che potrai offrire ricevendo in cambio il giusto compenso ma, questa volta, non in denaro: in weekend gratuiti e ricche colazioni.
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