Torna la Festa nazionale dell’Agricoltura. Appuntamento a Torino, nella cornice dei giardini reali, per le giornate dell’8, 9, 10 e 11 settembre. Slogan di questa edizione “Per chi ama la nostra terra”. Vini pregiati, oli profumati, formaggi invecchiati, carni podoliche, frutti antichi e verdura brillante, ma anche squisite marmellate, mieli, dolci della tradizione, deliziosi insaccati e poi, laboratori, workshop, spettacoli, convegni, folklore e giochi rurali. Questo, e molto altro per i quattro giorni della manifestazione, una vera full immersion tra sapori e saperi, scoprendo o riscoprendo le eccellenze del nostro patrimonio enogastronomico, le tradizioni e la storia.
“Senza i vigneti nel Chianti, gli ulivi nell’Umbria, i muretti a secco del Salento, gli agrumi in Sicilia, le terrazze in Liguria, il verde delle langhe nel Piemonte, infatti, vedremmo un’altra Italia – evidenzia la Confederazione Italiana Agricoltori – un paese che non riconosceremmo e che non sarebbe potuto diventare quel ‘bel paese’ universalmente conosciuto e apprezzato nel mondo. La vocazione agricola del nostro paese che ha contribuito a far crescere l’Italia, rimane per molti connazionali un motivo di vanto e distinzione”.
Il legame tra il nostro paese e l’agricoltura è inscindibile, tanto a livello storico ed economico quanto paesaggistico. Basti pensare che sono oltre 2 milioni gli italiani impegnati nel settore agricolo, più di 9.000 specialità enogastronomiche tipiche riconosciute e circa 250 prodotti tutelati dai marchi di qualità europei. Numeri da capogiro. Non bisogna dimenticare che il tutto, produce un fatturato annuo che supera gli 8 miliardi di euro. Per molti la vocazione agricola del nostro paese rimane motivo di vanto e distinzione.
La Festa dell’Agricoltura rappresenta quindi un’occasione ghiotta per trascorrere 4 giorni dentro uno scrigno di gusti, informazioni, novità e curiosità. Il tutto in aree attrezzate, ospitali e confortevoli. Dai laboratori, per riscoprire le tipicità della pasta e del pane fatti in casa, alla riscoperta dei giochi semplici che si facevano 100 anni fa in campagna, ma anche momenti di divulgazione e di dibattito sulle nuove tendenze politiche e tecnologiche del settore: seminari per giovani, donne e anziani, oltre che convegni sull’evoluzione e la trasformazione del paesaggio agrario. Migliaia di prodotti in mostra da degustare, rarità agroalimentari e nuove sperimentazioni di gusti. Non mancheranno, tra un tomino alla birra di castagna e un risotto tricolore, le esibizioni dei gruppi folkloristici e gli spettacoli di artisti, cantautori e scrittori ovviamente ispirati dal mondo rurale.
La nostra scelta: per chi decide di passare due giorni in quella che fu la prima capitale d’Italia, proponiamo un hotel ospitale ed economico, a pochi km dal centro, nel cuore industriale della città. HOTEL CRISTALLO, Camera doppia con colazione compresa: bassa stagione 80 euro, nel periodo di fiera fino a 160.
(Mara’s Trip)
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