Quando la consueta socialità dell’essere umano si unisce alle esigenze di spiritualità e conoscenza, il viaggio diventa pellegrinaggio e la strada concede risposte a chi ha la pazienza di accoglierle.
E’ il turismo religioso, che ogni anno muove schiere di pellegrini lungo le strade della fede. Sono infatti piu di 300 milioni i “turisti religiosi” in tutto il mondo, con un “mercato” di oltre 18 miliardi di dollari, circa 5 dei quali provenienti solamente dall’Italia. Non bisogna tuttavia correre il rischio di arretrare indispettiti di fronte ad un cosi imbarazzante accostamento, del “turismo” alla “religione”.
Non di sola fede l’uomo nutre il proprio spirito e non stupisce allora il proliferarsi di percorsi cicloturistici, della riscoperta dell’enogastronomia locale e del territorio attraversato dal pellegrinaggio, ora non più ancillari, ma piacevole complemento all’esigenze di preghiera.
Sono questi cammini dello spirito ad aver ispirato la seconda edizione della Bitrel, la borsa internazionale del turismo religioso, dei pellegrinaggi e dei cammini, sostenuta dalla Regione Puglia. L’intento è quello di offrire una migliore e approfondita conoscenza delle “via sacre del sud”, partendo da Foggia e passando per Monte S’Antangelo e San Giovanni Rotondo. Un modello di sviluppo per la spiritualità legata al territorio italiano e brasiliano. E’ infatti ufficiale l’accordo tra la Puglia ed il Brasile, attraverso Peregrinus, il salone del Turismo Religioso sudamericano, che consentirà nell’ambito di Expocatolica, la fiera mondiale dal 7 al 10 luglio a San Polo del Brasile, di offrire e promuovere i pellegrinaggi nei luoghi di culto nostrani.
Si chiama invece Green Pilgrimage Network, la prima rete per promuovere la riduzione dell’impatto ambientale dei pellegrinaggi. In collaborazione con il WWF e con l’Alleanza Religioni e Conservazione (ARC), l’iniziativa vuole rendere il pellegrinaggio più attento alla protezione dell’ambiente e del pianeta tutto, qualsiasi sia il creatore. Si va dai divieti di transito per automobili e moto sulle strade del pellegrinaggio ai pannelli solari in cima alle cattedrali, dalla riduzione delle bottiglie di plastica ai viaggi nella natura.
Oggi la religione incontra il turismo, ed entrambi scoprono l’ambiente come momento di preghiera ed opportunità per la sua conservazione.
Effettivamente il turismo religioso sta assumendo una rilevanza sempre maggiore all’interno dell’offerta turistica del nostro Paese poiché la gente non si accontenta più di compiere solamente un viaggio “fisico” ma cerca un vero e proprio viaggio “spirituale”. Inoltre sono convinto che l’elezione del nuovo Papa darà un forte impulso a questo tipo di turismo.
Credo anch’io che il nuovo Papa darà un nuovo impulso al turismo religioso. E in parte lo spero, perchè credo sia molto importante riscoprire la propria spiritualità e ritrovare un rapporto con Dio. Vedremo cosa accadrà nel corso dei prossimi anni.