Case antiche che si trasformano in camere per dormire, vecchi borghi abbandonati che rinascono. E’ l’albergo diffuso, un’idea tutta italiana nata più di quarant’anni fa e oggi valida alternativa all’inesorabile abbandono dei borghi medievali.
E’ un comune albergo, in cui le camere o le case sono però distribuite all’interno di un unico borgo, sapientemente dislocate per offrire ai viaggiatori un’immersione nello stile di vita di un centro storico nostrano. L’albergo diffuso consente di soggiornare in un contesto urbano di pregio, vivendo a contatto con i residenti ed usufruendo dei normali servizi alberghieri, come la reception e l’area di ristoro.
Un’idea innovativa che unisce il turismo alla valorizzazione del territorio, soprattutto di quei borghi medievali destinati all’abbandono, che in tal modo possono essere recuperati e valorizzati.
Sono circa 50 gli alberghi diffusi in Italia riconosciuti dall’ADI, l’associazione di categoria, anche se la continua espansione del fenomeno suggerisce stime ben più abbondanti. Dal sito dell’ADI è possibile scaricare il catagolo dei borghi italiani in cui questo modello turistico ha preso piede, un menu turistico alla portata di tutte le tasche.
Il volo dell’angelo. Tra le varie offerte segnaliamo l’albergo diffuso “Le Costellazioni” di Pietrapertosa in provincia di Potenza, sulle “Dolomiti Lucane”, il cui nome deriva dalla somiglianza in scala ridotta con le più note Dolomiti del Trentino. Qui è infatti possibile cimentarsi nel “volo dell’angelo”, librando sospesi a pancia in giù a 500 metri di altezza e ad una velocità di 120 chilometri orari, scivolando su di un cavo di acciaio, appositamente imbragati.
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