Fu Giulio Cesare a creare il calendario Giuliano nel 46 a.C. e con esso il primo gennaio, l’inizio dell’anno. In questa data i romani invitavano a pranzo amici e parenti e si scambiavano in dono un vaso bianco pieno di miele, datteri e fichi. Essenziali alcuni ramoscelli di alloro che non dovevano assolutamente mancare e che erano augurio di fortuna e felicità. Nel Medioevo si continuò ad utilizzare il calendario Giuliano ma c’erano anche altre date importanti che sancivano l’inizio dell’anno, come il 25 marzo, data dell’annunciazione del Signore o il 25 dicembre, la nascita di Gesù. Alla fine con il calendario Gregoriano, messo in uso dal papa Gregorio XIII nel 1582, si decise definitivamente che l’inizio del nuovo anno dovesse corrispondere al primo gennaio.
Oggi il Capodanno viene festeggiato in tutto il mondo la notte tra il 31 dicembre e il primo gennaio ma alcune popolazioni, soprattutto legate alla propria tradizione religiosa, hanno date diverse. D’altronde anche in passato ci sono sempre state delle differenze: i celti per esempio festeggiavano l’inizio del nuovo anno tra il 31 ottobre e il primo novembre (da qui la notte di Halloween), in Calabria e in Puglia era il primo settembre secondo l’uso del calendario bizantino, 25 marzo per Irlanda e Inghilterra, Pasqua per la Francia.
Dopo aver visto come si prepara l’Occidente e il Sud del Mondo (clicca qui per leggere l’articolo sul Capodanno in Occidente e nel Sud ) a questa nottata, scopriamo cosa succede in Russia e in Oriente.
GIAPPONE. Il giorno prima dell’ultimo dell’anno si pulisce casa (susu-harai). La notte del 31 dicembre è chiamata O-misoka e tutta la famiglia mangia la zuppa di spaghetti. A mezzanotte si beve sakè e si ascoltano in silenzio i 108 colpi del gong, numero che corrisponde ai peccati degli uomini. I festeggiamenti durano tre giorni, dal primo al 3 gennaio: è un momento importante, perchè si ringraziano gli dei e si proteggono i raccolti, dando il benvenuto agli spiriti degli antenati. Si espongono decorazioni di rami di pino e bambù e fili di paglia all’ingresso delle case. Tra amici e parenti si spediscono biglietti di auguri. Il primo gennaio si celebra l’Hatsumode e tradizione vuole che si vada tutti insieme a visitare templi e santuari.
RUSSIA. Si apre la porta al dodicesimo rintocco per far entrare l’anno nuovo. Ci troviamo in Russia e qui il Capodanno si festeggia due volte: il 31 dicembre e il 13 gennaio secondo il calendario Giuliano. Si mangiano insalate di ogni tipo, come la salat oliviè (insalata russa), la seljodka pod shuboj con aringa, uova, patate e barbabietole e la vinegret. Il tutto bevendo champagne e vodka.
CINA. Il loro vero Capodanno varia di anno in anno, solitamente però rimane sempre entro le date tra il 21 gennaio e il 19 febbraio (nel 2012 sarà il 23 gennaio). La Cina festeggia la sua Festa di Primavera per ben due settimane. Come prima cosa si pulisce interamente la propria abitazione per allontanare la sfortuna. Poi si cena in famiglia e si assiste alla tradizionale sfilata dei leoni, con il naso all’insù per guardare i fuochi d’artificio. La gente si scambia pacchetti rossi pieni di soldi rigorosamente pari e l’ultimo giorno tutti insieme alla festa delle lanterne. Nonostante questo anche il grande paese ha acquisito l’usanza di festeggiare il 31 dicembre: si passa una serata all’insegna del divertimento con amici e parenti, mangiando ravioli a forma di lingotti come augurio di ricchezza nel nord e un dolce di farina di riso per una vita più dolce nel sud.
NON DIMENTICHIAMOCI POI.. Che, oltre la Cina, altri paesi festeggiano il loro Capodanno in momenti diversi dal 31 dicembre: per esempio il capodanno islamico capita il prima giorno del mese di Muharran, tra fine gennaio e i primi di febbraio. Quello ebraico a settembre, mentre quello indù a novembre.
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