Il “Camino di Santiago di Compostela”, quel lungo itinerario che attraverso il paese iberico da est ad ovest giunge a Santiago de Compostela, città nota ai devoti di Santiago (San Giacomo), sta a dimostrare come il turismo religioso sia strettamente legato a quello culturale, un crescente interesse investe non solo chi lo pratica ma anche le autorità locali che ne hanno, giustamente, intravisto un’occasione di promozione e valorizzazione territoriale.
Cattedrali, cappelle, conventi ed abbazie sono diventate oggetto di interesse anche per le qualità del contesto territoriale che li ospita. I cammini evocano una visione integrata offrendo una grande opportunità: l’attivazione di collaborazioni tra territori e culture diverse.
Tre erano le destinazioni di maggior prestigio per l’umanità migrante: Roma, luogo del martirio dei Santi Pietro e Paolo; Santiago de Compostela, alla volta della tomba dell’apostolo San Giacomo; Gerusalemme, la Terra Santa. Tre simboli differenti accompagnavano i diversi viandanti: la conchiglia per i pellegrini diretti a Santiago de Compostela, la croce o la palma per quelli che andavano a Gerusalemme, la chiave per coloro che si dirigevano alla volta di Roma.
Sembra per questo doveroso il ripristino del tratto pugliese delle Vie Francigene del Sud consentendo ai pellegrini o ai visitatori curiosi di completare il cammino verso la Terrasanta.
Pochi anni dopo dalla scoperta del Camino di Santiago, anni ’70, emerse un nuovo itinerario che i pellegrini fin dal Basso Medioevo percorrevano in direzione Roma e Gerusalemme.
Le Vie Francigene, dette anche Romee perché conducevano a Roma, si caratterizzavano per una direttrice viaria che poteva assumere denominazioni diverse ma che si distingueva per il suo orizzonte internazionale dato che serviva a mettere in comunicazione le città del regno italico con il mondo d’oltralpe. La Via Francigena di Sigerico che da Canterbury tramite il Gran San Bernardo entra in Italia e porta a Roma; la Via Francigena del Sud, che da Roma lungo la Via Appia e la Via Latina si dirige verso Gerusalemme; il Cammino di Francesco che da Vienna raggiunge Roma attraverso Venezia, Ravenna, Assisi, Rieti e molte altre direttrici ricche di storia, cultura e tradizione.
La strada Francigena è una sorta di dettato della memoria che permette di definire insieme identità ed appartenenza di una territorialità, un’esperienza di contemplazione del paesaggio e natura circostante. Il tracciato che da Roma, lungo la via Appia, si dirige verso Brindisi, primo porto d’imbarco per pellegrini e crociati, attraverso Lazio, Campania e Puglia, alla volta di Gerusalemme è un bellissimo itinerario di storia, cultura e tradizioni e mostra il legame inscindibile con l’Europa ela Terra Santa.
Da Roma fino a Brindisi, che rappresenta un’apertura verso il Medio Oriente, passando per l’Irpinia, si ha occasione di far visita a Troia, porta settentrionale della Puglia, la cattedrale del 1039 è un capolavoro del romanico pugliese; a Canosa, fulcro di diffusione del Cristianesimo; a Castel del Monte, patrimonio dell’Umanità riconosciuto dall’Unesco; a Trani, Bari ed Egnazia, dove apprezzare gli scavi archeologici e il museo-necropoli messapica; ad Alberobello, capitale dei trulli. Si prosegue lungo la Via Traiana per giungere a Brindisi, dove vedere il porto, il portico dei Templari, San Giovanni al Sepolcro (riproduzione della Chiesa del Santo Sepolcro di Gerusalemme).
Ovviamente del territorio salentino sono imperdibili: Lecce, città che subì continue invasioni dei turchi, risorta sotto i normanni mutò nei secoli nelle trasformazioni barocche fino ad essere definita la “Firenze del Sud”, ed Otranto, estrema Porta d’Oriente.
I Paesaggi incontaminati sono un reale spettacolo che si svela all’occhio del suo “pedestre”. Antichi tracciati viari collegano questo territorio al cammino dei pellegrini, beni religiosi degli ordini religiosi cavallereschi, cripte, basiliche, espressione di collegamento con l’Oriente, antichi culti religiosi.
Vengono proposti diversi percorsi lungo i luoghi del pellegrinaggio, come quello percorso dai Cicloamici di Lecce in sella al loro destriero da Lecce a Casalabate, passando per S. M. D’Aurio e Cerrate, o programmi di trekking speciali nel Sud: la Transalentina del Sole, 50 km in unica tappa da Otranto a Gallipoli ed il percorso fidei “Cammino per Leuca” della Via dei Pellegrini il terminale naturale, logico e religioso della Francigena del Sud.
Tali luoghi del pellegrinaggio appaiono custoditi con cura da antichi alberi d’ulivo, taluni sembrano danzare e contorcersi, altri sembrano pietrificati nell’atto di volgere le chiome al cielo, altri ancora si prostrano in un inchino o si intrecciano quasi a ricordare Amore e Psiche. Un percorso fitto di natura, devozione e storia. Questo a dimostrare la porzione antica che il Salento, e la Puglia in genere, può donare al suo visitatore, oltre agli splendidi litorali e coste, lungo tracciati che hanno conosciuto molte suole e passi, e che si apprestano a conoscerne di nuovi.
A metà tra mare e trekking, turismo lento e divertimento, la Puglia offre un caleidoscopio di opportunità. Tante le Case Vacanze o gli Appartamenti di Puglia dove sostare per poi perdersi tra mare e terra.
Barbara V.
LINK TRIPPATI: Se vuoi soggiornare in Puglia consulta il sito pugliaonline.com oppure per il Salento nelsalento.com
beh su internet si trova di tutto di più su Monte Sant’Angelo, basta fare una ricerca veloce su Google…tra l’altro è diventata patrimonio mondiale unesco proprio per essere nell’itinerario della via francigena
Grazie mille per i consigli..
Lo faremo presente al nostro collaboratore e approfondiremo l’argomento.
Se ti fa piacere potresti inviarci un articolo con un itinerario da te consigliato..
A presto!
Stefano&Mara
diciamo che è assurdo che non sia citata Monte Sant’Angelo
Ciao Domenico,
grazie per il feedback!
Hai consigli o esperienze da raccontare su Monte Sant’angelo?
su google cercate:
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