Pagaiare circondati dalla natura, muoversi lungo i corsi d’acqua ammirando il paesaggio ed esplorare luoghi selvaggi e sconosciuti. Ecco cosa offre il rafting. In Italia sono molti i luoghi in cui si può praticare questo “sport quasi estremo”, con amici o con tutta la vostra famiglia. Vivete anche voi un weekend all’insegna dell’avventura e non dimenticate casco e muta!
NORD. La capitale del rafting italiano è la Val Sesia in Piemonte: natura selvaggia, torrenti impetuosi, il Monte Rosa che regala pendenze e ghiacciai che d’estate ingrossano i letti dei corsi d’acqua. Per chi ama stare sulla terra ferma, itinerari trekking o visita in funicolare del Sacro Monte di Varallo, patrimonio dell’Unesco.
In Valle d’Aosta la Dora Baltea, corso d’acqua che nasce dal Monte Bianco, è il fiume per gli amanti delle emozioni forti. Fate rotta sul comune di Prè Saint Didier, alla confluenza della Dora Baltea con la Dora di La Thuille, dove i ghiacciai che si sciolgono danno vita a rapide. Se vi recate poi verso est, a Chavonne di Villenevue c’è un parco che offre vari percorsi: da quello più adatto ai bambini a quello che include percorsi enogastronomici. Alle porte di Aosta, potete provare anche l’hydrospeed, una versione acquatica del bob che si pratica sdraiandosi a pancia in giù. A Chatillon è possibile anche il canyoning per esplorare i torrenti in kayak. Scopritene di più qui: raftingadventure.com
La Lombardia ha l’Adda come fiume simbolo, che all’altezza di Boffetto permette persino di fare lo slalon. L’alternativa è il Parco del Ticino.
Il team campione di rafting dal 99 organizza discese di varia difficoltà sul fiume Isarco in Trentino Alto Adige. Più a sud si può visitare la Val di Fiemme, a Masi di Cavalese, dove ai piedi della cabinovia del Cermis si fa rafting sul torrente Avisio. In alternativa si può optare per la Val di Sole dove si scende lungo il fiume Noce. Il sito dove trovare tutte le informazioni è avisiorafting.it
Vera chicca del Veneto è l’Adige di Verona. Come tutte le città è attraversata da acque tranquille ma proprio per questo si organizzano sessioni di rafting aperte a tutti sotto i vari ponti, da dove potrete godere una fantastica vista tra fortificazioni, chiese, case antiche e monumenti. Guardate il sito adigerafting.it
Due sono i luoghi dove pagaiare in Emilia: il primo è la Camugnano che sfrutta il torrente Limentra; il secondo è a Grizzana Moranti. Andate su freeriver.it
CENTRO. L’Umbria e il suo fiume Nera. Ai piedi della cascata delle Marmore, a Papigno, per oltre 3km il fiume presenta rapide di quarto grado in un ambiente quasi tropicale. Più a sud, la Valnerina è ricca di tratti impegnativi ed appassionanti. Leggetene di più su raftingmarmore.com
SUD. A sud della Campania, proprio a confine con Basilicata e Calabria si pratica il rafting a impatto ambientale zero: si scende alle gole di Laurino, Magliano e Felitto e nel tratto da Felitto a Postiglione. Per tutte le informazioni e altre discese tpescursioni.it. Lontre, fiume e parco vi aspettano a Lao nel Parco Nazionale del Pollino in Calabria. Mentre in Sicilia si fa pratica a San Gregorio di Catania nel parco regionale dell’Etna, una vista davvero mozzafiato. Per quest’ultima regione consultate acquaterra.it
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