Alberghi familiari, tramandati di generazione in generazione. Atmosfere naturali, prodotti autentici. Stanze piene di fascino ed eleganza. Strutture dove l’ospitalità fa da padrone. Ecco alcune strutture italiane dove poter riscoprire genuinità e gentilezza, le dimore di charme da non perdere.
Il Berghotel Zirmerhof si trova a Redagno (Bz) in Alto Adige e non è altro che un maso del dodicesimo secolo, immerso nei boschi e nei prati. Aperto dal 1890 da Anna Wieser Perwanger ai viandanti del tempo, oggi l’hotel offre camere arredate con mobili originali, senza tv né telefono. Già dall’ingresso, dove troviamo il camino in pietra, capiamo di trovarci in una raffinata casa di campagna. Durante il giorno si possono seguire i tanti sentieri che si dipanano intorno alla struttura, mentre di sera per la mancanza di fonti luminose vicino, il cielo diventa un soffitto stellato da ammirare in terrazza con candele e coperte.
Nella campagna toscana si nasconde la Locanda del Molino. Ci troviamo a Montanare (Ar) e qui Silvia e Riccardo Baracchi hanno deciso di creare otto camere di charme da un antico mulino usato per le olive, dove l’unico suono che riuscirete a sentire è quello del torrente Esse. Le stanze sono caratterizzate da letti in ferro battuto, vecchi tessuti, mobili antichi. Nel ristorante trionfa la cucina del territorio con paste fatte a mano, oca, baccalà e erbe dell’orto. In cantina c’è la possibilità di assaggiare i vini di famiglia dell’Azienda Baracchi.
In Umbria le sorelle Vitali continuano l’opera del padre nella residenza Subretia a Montefalco (Pg): 9 camere nella villa del 600 e 18 appartamenti nel vecchio borgo, arredate con eleganza, affacciate sul giardino e la piscina. Fatevi raccontare dalle sorelle il modo di coltivare la vita dei padri benedettini del 500, mentre camminate lungo i vigneti e visitate le cantine del Sagrantino.
Isabella Fabiani ha deciso di trasformare un’antica residenza di campagna in un hotel intimo e semplice. Ci troviamo nelle Marche a Sirolo, al Novecamere Resort country house. Si ozia intorno alla piscina, tra i roseti e la lavanda, si fa colazione con la frutta coltivata dal padre di Isabella, si dorme tra pareti in pietra e soffitti in legno, si gusta il paesaggio dalle finestre affacciate su prati verdi e alberi da frutta. Per non parlare poi della possibilità di spostarsi comodamente intorno al territorio e poter così ammirare il monte Conero e il suo parco, le baie come Portonovo in provincia di Ancona e il borgo sul mare Sirolo.
È nata proprio durante il periodo del Grand Tour, la storia alberghiera di Villa Schuller a Taormina, dimora ottocentesca dove lo charme storico degli ambienti e le atmosfere sono rimaste intatte. Oggi, con Gerardo, si è arrivati alla terza generazione. Qui potrete godere di un parcheggio privato, del parco secolare sottostante e della formidabile colazione siciliana granita e brioche sullo sfondo del Teatro greco, Capo Taormina, la baia di Naxos e l’Etna.
Lascia un commento