Diciamo la verità: l’Olanda ci ha sempre intrigato. Con le sue pianure verdissime, i fiumi, i colori dei fiori, il connubio tra architettura antica ed ultra-moderna (ma comunque sostenibile), la pittura e il senso di libertà, questo paese è una meta differente da quelle classiche, ma che non tradisce le aspettative, anzi, spesso le supera.
Specie se, invece che puntare dritti verso la libertina Amsterdam, si passa prima per altre città, come la famosa Eindhoven, situata nella regione del Noord Brabant, che prende il nome dal conte Hendrik I di Brabant.
Nel 1232 la città di Eindhoven, costruita strategicamente vicino a Belgio e Germania e tra due fiumi, riceve i diritti di città e mercato dal conte, ponendo in questo modo l’inizio del suo lento ma enorme sviluppo sociale ed economico.
Il momento cruciale della sua storia avviene nel 1891, quando nella città viene aperta l’azienda Philips. Eindhoven diviene a tutti gli effetti una città industriale, con conseguente rapidissima crescita della sua popolazione.
Se si desidera conoscerla meglio, è quindi obbligatoria una tappa al museo Philips, all’interno del quale è possibile visitare l’antica fabbrica di lampadine e il museo delle luci.
Per gli amanti dei musei più tradizionali c’è invece il Van Abbemuseum, che ospita sculture e dipinti tra i quali quelli di artisti del calibro di Picasso, Chagall, Kandisky e Mondrian.
Dopo aver riempito gli occhi e la mente con tutti questi stimoli, chi lo desidera può ora rilassarsi in uno dei coffee shop della città, che qui sono, come si sa, legali. A proposito di questo, proprio in questo periodo il sindaco di Eindhoven ha proposto una soluzione pratica ai problemi derivanti dalla coltivazione illegale della cannabis venduta nei coffe shop: la coltivazione locale controllata.
Quello sulla coltivazione è sempre stato un dibattito controverso, non solo in Olanda, ma anche in molti altri paesi europei, anche se in molti di essi, Italia inclusa, è comunque legale acquistare semi di canapa sui negozi online.
Ma ora usciamo un po’ all’aria aperta e iniziamo a camminare per la città: incontreremo moltissimi negozi, centri commerciali, pub e anche edifici dalle architetture futuristiche, come l’ex museo della scienza Evoluon e il grattacielo Vesteda. Imperdibili la scultura Flying Pins, costituita da enormi birilli volanti, e la Chiesa di Santa Caterina, simbolo della città. Come in molte altre città dell’Olanda, la vita notturna è sfrenata, con locali strapieni di gente, strade affollate, alcool e musica a tutto volume, specie d’estate, ovviamente.
Per riprendersi, il giorno dopo, si può fare una salutare passeggiata in bicicletta attraversando uno dei numerosi parchi della città, che ha un importante volto eco-compatibile.
E, dopo aver pranzato in qualche ristorante etnico, si può trascorrere il pomeriggio tra le vie della città in cerca di piccoli negozi caratteristici.
ma quale coffeshop aperti??? A eindhoven solo i residenti possono comprare l’erba!!! Al coffeshop pink di eindhoven sulla willemstraat ci sono i cartelli in tutte le lingue dove c’è scritto: “se sei un turista tu quì non puoi entrare” e se resti un po’ di più sulla porta del locale, esce il proprietario e ti caccia via, nei dintorni c’è una ronda di ragazzi del posto che si offrono per comprarti l’erba, molti ti fanno il favore e basta, altri vogliono 5 euro in cambio, altri scappano via con i soldi…questa è la verita sulla città delle luci…
a quanto si capisce dall’articolo è possibile andare nei coffee ad eindhoven…esatto?!
Ciao Gianpiero!
La Carta Cannabis che imponeva il divieto di entrare nei coffee shop ai non residenti olandesi, è stata ritirata a novembre 2012.
Sono le singole città olandesi a decidere se consentire o no l’accesso ai coffee-shop ai turisti stranieri. Ad Eindhoven ci sono coffee shop aperti.
Spero di esserti stata utile.
A presto!