Avventurarsi per i vicoli della Medina di Marrakech, tra i negozi dei souk o tra i banchi del mercato di Piazza Jnaa el-Fnaa in una calda giornata d’estate può rivelarsi un’esperienza che potremmo definire “al limite della sopravvivenza”. Il caldo torrido che avvolge le città marocchine durante i mesi estivi infatti è in grado di far passare in secondo piano tutto quel fervore artistico, culturale ed economico che rende la città un posto davvero unico da visitare, incoraggiando in compenso solamente la nostalgia per l’aria condizionata della camera del vostro hotel di lusso a Marrakech.
Se scegliete di visitare questa città nel periodo tra maggio e settembre è bene che sappiate che, al di là delle piscine degli hotel, esistono altri posti dove poter trovare un po’ di riparo da caldo soffocante delle ore centrali della giornata.
Il primo di questi luoghi che vogliamo segnalarvi è situato a circa tre chilometri dalla Medina, quindi facilmente raggiungibile con un taxi o magari in calesse. Si tratta dei Giardini della Menara di Marrakech, una grande coltivazione di ulivi di varie specie cicondata da una cinta muraria, con al centro una grande vasca per l’irrigazione.
Quest’area fu edificata nel XII secolo per volere degli Almohadi, antica dinastia berbera che dominò sul Maghreb tra X e XII secolo. Sul bordo della grande vasca si trova un padiglione in stile arabo, unico elemento di costruzione “recente”, in quanto eretto nel 1870. L’intero giardino si estende su di una superficie di circa novanta ettari ai piedi delle cime innevate della catena dell’Alto Atlante. È un posto frequentato anche dagli abitanti del posto in cerca di un po’ di refrigerio, non è raro infatti vedere famiglie rilassarsi al bordo della vasca o all’ombra degli alberi.
Tra i giardini di Marrakech da visitare, nel cuore della città nuova si trova il Giardino Majorelle, luogo forse ancora più suggestivo di quello appena descritto. Questo giardino deve il suo nome all’artista francese Jaques Majorelle che ne fu artefice della costruzione avvenuta nel 1920. Ad oggi il parco è un vero e proprio giardino botanico in quanto custodisce al suo interno all’incirca trecento diverse varietà vegetali. La vera particolarità di questo luogo sta comunque nella grande villa in stile liberty situata al centro, le cui pareti, pitturate in blu oltremare, sono protagoniste del grande gioco di colori che scaturisce dal contrasto con altri elementi del giardino come i vasi o le fontanelle di colore giallo.
Anche i seguaci della moda internazionale, durante un weekend a Marrakech, dovrebbero visitare questo giardino per rendere omaggio a uno dei più grandi stilisti di tutti i tempi: Yves Saint Laurent, le cui ceneri, nel 2008, anno della morte, furono sparse per suo volere proprio in questo luogo. Fu infatti lo stilista francese assieme al compagno Pierre Bergè ad acquistare il giardino nel 1980, rilevandolo dopo un lungo periodo di incuria seguito alla morte di Majorelle avvenuta nel 1962. Grazie a loro il giardino fu portato a nuova vita, in quanto completamente restaurato, dotato di un moderno impianto di irrigazione e arricchito di nuove varietà di piante.
Cavolo, quanti bei posti, grazie dell’articolo!!