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I sogni (di viaggio) segreti di Mara: la mia lista #traveldreams

Da qualche tempo gira in rete l’hashtag #traveldreams, un’iniziativa lanciata da Manuela, Farah e Lucia, 3 travel blogger come me, che ha subito raccolto il favore di molti altri scrittori di viaggi del web, volenterosi di farci conoscere quali siano le loro aspettative di viaggio. Inizialmente l’ho guardato un po’ con diffidenza, poi sono andata al cinema a vedere I sogni segreti di Walter Mitty e dopo aver passato una notte insonne cercando di (non) fantasticare su cose improbabili, ho deciso di scrivere anch’io la mia lista di #traveldreams.

Insomma siamo realisti: so già che anche quest’anno non noleggerò una macchina e percorrerò la route 66, fermandomi in hotel squallidi e tavole calde dai tavoli appiccicosi, non contatterò Antonio Phuket per un viaggio in Tailandia alla scoperta di me stessa, ne tanto meno scalerò il K2 con una bombola di ossigeno. E’ evidente che per questi “sogni segreti” ci vuole ancora del tempo (e dei soldi da parte). Mi piacerebbe che la mia lista #traveldreams fosse rispettata ed è per questo che ho impiegato più tempo del previsto nel scriverla: voglio essere sicura che tutti i punti abbiano il simbolo del “ce l’ho” e non “rimandato al 2015”. Voglio essere sicura che quest’anno il mio Walter Mitty mi abbandoni per qualche istante (ma solo per qualche istante) e mi permetta di vivere al meglio e al peggio la mia vita vera.

Girare l’Islanda in skateboard

Lo hanno già fatto Matteo Cappa e Ottavio Calabrese, due giovani insegnanti di snowboard della Valle D’Aosta, che lo scorso giugno hanno girato in lungo e in largo per tutta l’Islanda, percorrendo in tutto 1400 km con il loro longboard (uno skateboard un po’ più lungo del normale).

Lo fa Walter Mitty nella speranza di raggiungere il fotografo che deve svelargli dove è nascosto il negativo numero 25. Cos’ho io meno di loro? Il mio primo sogno di viaggio è girare l’Islanda in skateboard. Voglio indossare pantaloni comodi, guanti tattici e ginocchiere, buttarmi (nel vero senso della parola) tra le strade deserte dell’Islanda, dalla capitale del nord Akureyri fino ad Egilsstadir e Garður, ammirare la bellezza del sole che in questo periodo non tramonta mai e godermi il suo calore fino alle 4 del mattino. Respirare a pieni polmoni l’aria pura e il verde di questa terra. 

Walter-Mitty-scateboard

La Lapponia svedese e l’aurora boreale con Luisa di RedFox Adventure

Questa straordinaria ragazza toscana che un bel giorno ha deciso di rivoluzionare la propria vita e trasferirsi nella Contea dell’Jarjedalen nello Jamtland in Svezia, permette a chi lo desidera (e direi a chi se la sente!) di vivere l’Artico a 360°, “fuori dagli schemi” come dice lei.

Ed io sono più che predisposta alle “attività all’aperto, al bello, ai paesaggi infiniti”, ad un paese dove “gli orologi non hanno ragione di esistere” e i ritmi della natura scandiscono le giornate. Per di più in giro si dice che il 2014 sia uno degli anni più quotati per poter vedere l’aurora boreale.

Credo che sia arrivato per me il momento di vederla. Sono assolutamente pronta per questa meraviglia che so già non mi farà chiudere occhio per notti intere. Luisa ci offre la possibilità di alloggiare in lodges ragiungibili solo con gli sci o con le racchette in attesa di uno degli spettacoli più emozionanti che possano esistere.. Aspettami Luisa, aspettami aurora boreale!

aurora boreale

Guardare i tramonti a Ibiza

E dopo il freddo della Svezia, già mi vedo questa estate, al ritorno dal mare, con il mio cocktail in mano, la pelle che scotta e la salsedine tra i capelli.

Voglio guardare il sole che saluta la terra seduta, con le gambe incrociate, su un sasso di Cafè del Mar, mentre suona una musica lontana e impercettibile, a tratti erotica. Me ne hanno sempre parlato ma non ho mai avuto la fortuna di vederlo. Dicono che ad Ibiza si riescano a vedere dei tramonti davvero romantici. Vi saprò dire se è vero o meno.

tramontoibiza

Weekend italiani. Cosa c’è di meglio?

che girare il mio belpaese alla ricerca di uno scorcio, di una piazza, della chiesa del posto, di un vecchietto fuori casa e un balcone pieno di fiori, girovagando tra quelle strade che vedono la folla solo di sabato, i musei importanti e assaggiando piatti locali, grassi e pesanti, dimenticandomi che sono a dieta perenne? Assolutamente nulla.

Basta bendarsi, puntare il dito sulla cartina d’Italia e scegliere un paese a caso, controllare le offerte di Booking e il primo weekend disponibile, prenotare. Quest’anno mi piacerebbe tornare a Firenze e imbambolarmi di fronte alla bellezza della Nascita di Venere del Botticelli, visitare Ferrara affittando una bici, addentare trofie al pesto a Genova e godermi il mare e le persone di Bari.

Pensando a spostamenti più lunghi, c’è la Sicilia ad attendermi, magica terra dal sapore unico, che ancora non ho avuto modo di percorrere: un road trip sarebbe l’ideale.

nascita di venere - botticelli

L’inaspettato: il mio pane quotidiano

Poi.. se si presenterà quel volo a 15 euro per Budapest non potrò di certo girarmi dall’altra parte. Se mi chiamerà la mia amica dalla Turchia per chiedermi di raggiungerla non sarò certo io a rifiutare.

Se mi regaleranno un coupon non lo getterò di certo nel secchio. Insomma: viva l’inaspettato, viva le mete che ancora non mi sono saltate per la mente, viva i posti che si metteranno davanti a me lungo il cammino. Viva questa voglia e necessità che ancora vive in me di girare, scoprire, rimanere a bocca aperta, di assaggiare e perdermi. Quest’anno la mia lista #traveldreams2014 la lascio in sospeso.. Non si sa mai!

Mara Saruggia

Scrivere è sempre stata la mia passione. Poi ho iniziato a viaggiare e ho capito cosa volevo fare della mia vita. In attesa di essere scoperta, amo, rido e travel bloggo.

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