Questi pensieri sono frutto di un blogger di viaggi che alle 3:25 di notte ha deciso di sedersi davanti al computer e raccontare una piccola verità: il lato oscuro dei blogger di viaggi e dei blogger in generale.
Essere un blogger non è uno stato d’animo ne un gene difettoso, non ci si diventa, o quanto meno non ci si diventa cosi facilmente. Essere un blogger, nel mio caso travel, non è solo scrivere articoli, provare, vivere e raccontare esperienze o glorificarsi per una citazione o per un invito ad un blog tour organizzato.
Tempo fa qualcuno disse di non fidanzarsi con una ragazza che viaggia. Io vi dico: state in guardia da un amico che fa il blogger h24. Perche? Sono le ore 3:25 di notte e le riflessioni estemporanee di una notte insonne non vorrei lasciassero adito ad affermazioni troppo leggere. Quindi, faccio un respiro, mente locale e vi spiego il perchè. Se è vero che un blogger è qualcuno che ha deciso di fare esperienze e condividerle, una persona che ama viaggiare, indossare, assaggiare, cucinare, truccare o altro ed è riuscito o meno a far diventare la sua passione un lavoro a tempo pieno, c’è sempre, sempre qualcosa di “oscuro”.
Cosa? Proviamo a raccontarla alla James Joyce colpito da dislessia, cui chiedo scusa. Alzarsi la mattina | accendere il computer perché qualcuno ha risposto | rispondo e vedo i post programmati ripenso che forse il nostro viaggio ad Oristano poteva seguire percorsi diversi ma forse non sarebbero stati migliori | 1345 messaggi di spam in due giorni devo ricordarmi di inserire il codice captcha | io odio il codice da inserire ma guardo il blog forse è doveroso | lavoro e i trasporti sono in ritardo faccio tardi al lavoro torno a casa tardi è tardi per pensare che non avrei dovuto rimandare l’aggiornamento di quel plug-in | vedo una vetrina storica e pinno quella battuta in dialetto è da non perdere e twitto programmo il post su Facebook anche se preferisco Instagram per il live | ho fatto il check-in su Foursquare? | Google Plus non mi attira ma mettere i titoletti in nero da soddisfazione | devo rispondere alle e-mail e a quell’agenzia di comunicazione che vuole comunicarmi che ci comunicano che sono interessati a inserire pubblicità comunicativa targhettizzata, noi non lo siamo mai stati ma ci comunicano che è conveniente ma conviene resistere indipendenza prima di tutto non voglio la macelleria proietti sotto il logo | 15 collaborazioni da portare a termine e quell’invito al volo dell’angelo è da provare assolutamente, sai che video su Youtube e Vine! Voglio scrivere un post e contattare quel portale, ma l’infografica proposta non convince ma convince il nome del portale e allora mi infografico anche io o me ne infischio e graffio lo schermo? | nuovo post in ritardo la sera è meglio pubblicare se non si ha nulla ma è meglio di nulla basta ricordarsi dei social news e reddit e delicious e gli altri blognews e diggita non prima di oknotizie che poi organizziamo la newsletter ai 3000 in attesa | stasera mostra e scoperta del quartiere insolito in attesa della Tunisia in due giorni ma prima leggo e provo la mia ricetta tunisina| ho sonno mi rilasso e scrivo.
Corri, esplori, vivi e rivivi momenti unici. Condividi, rivivi e riesplori paesaggi e luoghi lontani, spiagge sperdute e paesini fantasma. Ti emozioni per un cartellino inserito in un porta badge di plastica con il tuo nome e il nome del tuo blog incisi in grassetto e fai il figo al banco per l’accredito stampa quando passi avanti ai giornalisti di Repubblica e Corriere. Assaggi, testi e sorridi, torni a casa e maledici, rileggi ma non ti penti e accogli le maledizioni altrui.
Un blogger è un misto, un cocktail, un frullato di parti diverse, un minorato e un po incosciente, un bambino, un furbo, e a volte compiacente, è un piagnone, un vip anche se non lo conosce nessuno e uno che non sarà mai davvero importante anche se diventerà famoso. Un gasato, un credulone, un po bambino e un po adulto, un racconta storie e un po pollo, uno che viaggia ovunque e senza limiti. Uno che traffica, conosce, saluta, traffica, scherza, vive, azzarda, spera e ritraffica e tutto per poter dire “sono un blogger“!
Ecco qual’è il lato oscuro del blogger. E’ uno che poi pensa, ma questo sarà un contenuto duplicato? Gigi, aiutaci tu.
Io ieri sera alle 3 stavo probabilmente brindando, ma non era un cocktail, era una birra 🙂
Il blogger è di più, facciamolo arrivare più in su, dai 🙂
Ciao Federica! Che piacere ritrovarti! Il blogger è sicuramente di più, un cocktail appunto, dove la passione e la competenza si uniscono al lato “oscuro” 🙂
Questa è verita! Sara’ la verita’ delle 3 di notte, del non dormire, ma è vero. Il bello ed il meno piacevole, lo stress e la gioia. Ecco l’idea di un cocktail mi piace proprio ( e ne vorrei uno proprio adesso Stefano così a stare e per brindare :-P). Un piacere leggerti, Ezio #Spezio.
Ciao Ezio! La veritá delle tre di notte, quando le difese sono abbassate e si è più propensi ad elargire facili veritá non mente! Se passi per Milano un cocktail te lo offro io 🙂