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Cosa fare e cosa vedere a Bormio in Valtellina

 

 

Bormio, conosciuta per le sue acque termali rigeneranti e per le innumerevoli attività sportive, è una meta turistica che affascina in ogni stagione. Durante l’inverno, la cittadina si trasforma in un incantevole paesaggio innevato, ideale per gli amanti degli sport invernali. Le sue piste da sci, adatte a sciatori di tutti i livelli, offrono anche ai più piccoli la possibilità di divertirsi sulla neve.

In primavera e in estate, Bormio rivela un’altra faccia: i paesaggi verdi e rigogliosi invitano a esplorare le numerose piste ciclabili, i sentieri trekking e gli antichi rifugi, testimoni di una lunga tradizione montana. Le opportunità di svago non si esauriscono qui: la zona è anche un ottimo punto di partenza per esplorare la splendida Valtellina e le sue specialità culinarie. Dunque, perché non partire alla scoperta di questa gemma incastonata tra le maestose Alpi e vivere un’esperienza unica? Bormio ti aspetta!

La storia di Bormio

Bormio vanta una storia antica e affascinante. Le prime tracce di presenza umana nella zona risalgono addirittura all’epoca romana, quando le valli bormine e le loro acque termali, rinomate per le proprietà curative, erano già note e apprezzate. Tuttavia, è necessario attendere i primi secoli dell’anno mille per avere testimonianze documentate della storia di Bormio, grazie a numerose fonti archivistiche che ci raccontano la vita e lo sviluppo della comunità.

Durante il Medioevo, la cittadina prosperò grazie al commercio, che portò non solo ricchezze materiali ma anche un afflusso di idee e cultura. Questo periodo di crescita fu ulteriormente favorito dall’autonomia politica ottenuta attraverso il vescovo di Coira. Un’importante svolta culturale e artistica avvenne sotto l’influenza dei duchi di Milano, che dal 1376 al 1509 promossero lo sviluppo di Bormio, trasformandola in un centro di notevole importanza.

La svolta decisiva per la località arrivò nel XX secolo, dopo la fine della Seconda Guerra Mondiale. Fu allora che Bormio conobbe un vero e proprio boom turistico, grazie alla bellezza del suo ambiente naturale, alla costruzione di moderni impianti di risalita e allo sviluppo delle sue famose terme. Questi elementi, uniti alla ricca storia e cultura della zona, hanno contribuito a rendere Bormio una delle mete turistiche più ambite e apprezzate, sia d’estate che d’inverno. Oggi, la cittadina continua a essere un luogo di villeggiatura ideale, capace di offrire ai visitatori un’esperienza indimenticabile, tra tradizione e modernità.

Un paese in mezzo a tre vallate

Visitare Bormio significa immergersi in un paesaggio unico, situato in una vasta e luminosa conca naturale. Questa conca, modellata nel corso dei millenni dall’erosione dei ghiacciai e dal lento scorrere dei fiumi, è abbracciata da tre splendide vallate: la Valdidentro, la Valdisotto e la Valfurva. Ognuna di queste vallate aggiunge al panorama un tocco di bellezza naturale, con montagne imponenti e verdi valli che si aprono in ogni direzione.

Nonostante l’altitudine, il clima di Bormio è sorprendentemente mite. Durante l’estate, le temperature raramente superano i 28°C, mentre in inverno le minime possono scendere fino a -14°C. La particolare esposizione della conca, che si estende verso nord, garantisce un manto nevoso persistente fino alla primavera inoltrata, rendendola una meta ambita per gli appassionati di sci e sport invernali. Questo clima favorevole contribuisce a creare condizioni ideali per una vacanza sulla neve, prolungando la stagione sciistica e offrendo piste perfettamente innevate per lunghi periodi.

Una delle meraviglie di Bormio è la presenza di antiche baite, testimoni di un’architettura rurale ormai rara. Queste strutture, caratterizzate dall’uso del legno e da uno stile tradizionale, rappresentano gli ultimi esempi di un passato che ha saputo integrarsi armoniosamente con la natura circostante. Passeggiare tra queste baite è come fare un salto indietro nel tempo, in un’epoca in cui la vita di montagna era scandita dai ritmi della natura e dalle tradizioni locali. Oggi, queste antiche costruzioni aggiungono un tocco di autenticità e fascino al paesaggio di Bormio, rendendolo ancora più affascinante per i visitatori in cerca di una connessione con la storia e la cultura alpina.

Cosa vedere a Bormio

Passeggiando per il centro storico di Bormio, avrete l’opportunità di immergervi nella ricca eredità culturale e artistica dell’Alta Valtellina. In passato, questa regione era avvolta da un’atmosfera di mistero e magia, un tempo teatro di battaglie per il controllo delle rotte commerciali e del dominio territoriale. Le sue strade raccontano storie di guerre e leggende locali, trasformando ogni angolo in una finestra sul passato.

Il cuore pulsante di Bormio è Piazza Cavour, una zona che ha visto i suoi primi sviluppi risalire all’età del ferro. Gli edifici che abbelliscono la piazza sono in gran parte frutto di una ricostruzione avvenuta nel 1621, a seguito di un incendio distruttivo appiccato dagli spagnoli. Tra le strutture più significative si trova il Palazzo del Podestà, che un tempo ospitava il tribunale e le carceri, il Cortivo, un antico palazzo sede dell’assemblea pubblica, e il Kuerc.

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Il Kuerc, il cui nome in dialetto significa “coperchio”, era il centro della vita pubblica e sociale di Bormio. Oggi è il luogo dove i bambini giocano e dove durante le manifestazioni estive si tengono esibizioni artistiche. Anche se distrutto da un incendio nel 1855, conserva ancora i suoi storici doccioni a forma di drago che ornano la gronda.

Dominante su tutta la piazza è la Torre delle Ore, costruita nel 1498. Questa torre ospita due campane storiche derivate dalla fusione della Bajona, la grande campana usata per radunare la popolazione in occasioni di riunioni, celebrazioni o emergenze. I suoi rintocchi erano così forti che si potevano udire nelle valli circostanti.

Sulla piazza si affaccia anche la Chiesa Colleggiata dei SS. Gervasio e Protasio. All’interno, con una sola navata, troverete cappelle adornate da pale, dipinti e altari in legno intagliato. Sopra la cappella del Compianto si trova un organo del 1638, che aggiunge un tocco di grandezza all’ambiente sacro.

Proseguendo oltre la piazza e addentrandovi nelle stradine di Bormio, giungerete in via Coltura, dove il Ponte di Combo offre scenari ideali per scatti fotografici suggestivi. Attraversato il ponte, vi troverete in Piazza SS. Crocifisso, dove potrete visitare la Chiesa di S. Antonio Abata, la cui costruzione ebbe inizio nel 1368 e proseguì con ampliamenti nel XV secolo.

Per coloro che desiderano approfondire la storia di Bormio, una visita al Museo Civico di Bormio è altamente consigliata. Situato in via Buon Consiglio presso Palazzo De Simoni, il museo offre 17 sale espositive con collezioni di rilevanza storica, artistica ed etnografica. La sezione storica include reperti bellici risalenti alle guerre d’Indipendenza e alla Prima Guerra Mondiale, mentre la sezione etnografica presenta antichi oggetti di uso quotidiano, strumenti agricoli e attrezzi di botteghe artigiane. Una sezione particolarmente interessante è dedicata ai vecchi sci e slitte, che raccontano la tradizione dello sport invernale e del divertimento sulla neve.

Cosa fare a Bormio

Sapevate che l’Alta Valtellina offre la possibilità di praticare oltre 30 sport diversi? Questo angolo di paradiso per gli sportivi è un vero e proprio campo di gioco all’aperto, ricco di opportunità per ogni tipo di avventura. Immaginate di percorrere ben 3200 km di sentieri dedicati alla mountain bike, con un dislivello totale di oltre 9000 metri per le vostre scalate in bicicletta, tutto scaricabile gratuitamente.

Per gli amanti delle passeggiate, la regione offre 1500 km di sentieri che si snodano attraverso paesaggi storici e naturali, regalando panorami mozzafiato ad ogni passo. Se siete appassionati di alpinismo, il gruppo Orlier-Cevedale vi accoglie con cime che raggiungono i 4000 metri di quota, mentre per chi ama gli sport invernali, il Passo dello Stelvio dispone di 35 km di piste da sci, praticabili anche durante l’estate, e 22 km di piste da fondo. Non mancano poi scialpinismo, biathlon e snowpark, che arricchiscono ulteriormente l’offerta sportiva.

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Una volta arrivati a Bormio, le opportunità per esplorare sono numerose. Per esempio, una delle escursioni consigliate è quella in Val Viola, che parte da Arnoga e conduce al Passo della Val Viola in circa 3 ore. Questo percorso di 8 km, di difficoltà media, vi permetterà di attraversare boschi di conifere e ontani, laghi alpini e, se siete fortunati, avvistare cervi e marmotte nel loro habitat naturale.

Se siete appassionati di mountain bike, non perdere l’opportunità di esplorare il giro dei laghi di Cancano. Questo percorso di 22 km su strada sterrata è perfetto per una pedalata immersi nella natura, con numerose aree attrezzate per picnic. Alzando lo sguardo, potreste anche avvistare un’aquila che sorvola il cielo sopra di voi.

Partendo da Santa Caterina Valfurva, è possibile raggiungere in auto il Rifugio Forni a 2000 metri di quota, da cui si possono intraprendere molte passeggiate panoramiche. Questa zona, caratterizzata da una ricca fauna e flora, è particolarmente affascinante per la vista del Ghiacciaio dei Forni.

Infine, se visitate Bormio durante una stagione piovosa e siete appassionati di funghi, troverete che la raccolta dei funghi è libera ma regolamentata. È consentito raccogliere fino a 3 kg di funghi al giorno, ma è importante rispettare le norme relative all’uso di attrezzi e contenitori, e a evitare le aree protette o vietate. Per informazioni dettagliate, vi suggeriamo di consultare il Portale Amministrativo dell’Alta Valtellina.

Terme di Bormio

Dopo una giornata intensa di attività all’aperto, è naturale desiderare un momento di relax e recupero. In Alta Valtellina, la scelta ideale per rigenerarsi è rappresentata dai tre esclusivi stabilimenti termali di Bormio, rinomati a livello europeo. Questi centri benessere offrono un’esperienza di lusso e comfort senza pari.

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Le sorgenti termali di Bormio sono conosciute sin dal I secolo d.C., come testimoniato da Plinio il Vecchio nella sua opera Naturalis Historia. Le acque termali emergono ai piedi della montagna Reit, con temperature variabili tra i 36° e i 43°.

Queste acque, ricche di minerali, sono altamente benefiche per trattare numerosi disturbi, come l’iperuricemia, i problemi circolatori, il diabete e i traumi articolari. Tra le sorgenti principali, la Cinglaccia rifornisce il centro termale Bormio Terme, situato nel cuore del paese, mentre le altre due alimentano i rinomati Bagni Vecchi e Bagni Nuovi.

Escursioni e gite nei dintorni

Se desiderate esplorare oltre i confini italiani, una breve gita vi permetterà di raggiungere la Svizzera in poche ore. Ad esempio, Saint Moritz è a solo un’ora e mezza di auto da Bormio. Questa località è una delle mete turistiche più prestigiose a livello globale, nota per la sua eleganza e il suo ambiente cosmopolita.

Situata a 1856 metri di altitudine, nel cuore del paesaggio lacustre dell’Alta Engadina, Saint Moritz beneficia di un clima particolarmente soleggiato, con il sole che brilla mediamente per 322 giorni all’anno. Se avete tempo, non perdetevi uno dei dieci spettacolari viaggi sui trenini panoramici della zona.

Rimanendo in Italia, un’altra meta imperdibile è Livigno, un’affascinante cittadina situata tra il Parco Nazionale dello Stelvio e il Parco Nazionale Svizzero. Livigno è perfetta per una passeggiata tranquilla nel pomeriggio o al mattino presto. Prevedete un po’ di traffico durante il viaggio e ricordatevi di approfittare del vantaggio fiscale della zona: qui, infatti, non si paga l’IVA. Non dimenticate di fare scorta di zucchero, profumi, sigarette e benzina, approfittando delle tariffe agevolate.

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