Qualche settimana fa sono stata contattata da Nicholas, un giovane studente appassionato di viaggi, scrittura e natura, che mi ha raccontato del suo nuovo progetto. Si chiama Rive d’Oceania ed è un fantastico blog che parla di una meta un po’ inusuale e che non troverete facilmente in altri portali, il Sud Pacifico. Curiosi di sapere di cosa si tratta? Lascio la parola direttamente a lui, il naufrago del cosmo..
Hey, sono Nicholas, giovane blogger con una grande passione per il viaggio e la natura, e ringrazio la redazione di Mind The Trip per avermi dato la possibilità di parlare del mio progetto (il primo di una lunga serie): Rive d’Oceania.
Rive d’Oceania è un portale dedicato alla cultura, alla storia e alla natura delle piccole isole dell’Oceano Pacifico, dai minuscoli atolli e imperturbabili della Micronesia come le isole Marshall ai luoghi incantati che ispirarono il mito delle isole dell’amore (e del sesso libero per gli avventurieri, occorre aggiungere) come la polinesiana Tahiti, passando per le montagne selvagge della Melanesia e per decine di altre nazioni, culture e luoghi pressoché sconosciuti.
Perché un blog sul mondo del Pacifico
L’idea di fondare un blog sul mondo del Sud Pacifico viene dalla constatazione che la maggior parte di noi conosce ancora poco questi mondi sperduti, di cui però Rive d’Oceania cerca di rivelare i lati più affascinanti, le curiosità, i motivi per visitarli e perché no, anche le problematiche, visto che le isole del Pacifico sono i luoghi più sensibili ai cambiamenti climatici: ben 4 nazioni dell’Oceania infatti, se l’innalzamento del livello medio dei mari proseguisse, potrebbero scomparire nel giro di meno di un secolo.
Il portale, che è stato finalmente fondato nel novembre del 2013, include le presentazioni della storia, della natura e della cultura di 20 paesi, più una serie di articoli che spaziano tutti gli argomenti, come, ad esempio, l’origine del Bungee Jumping (che se non lo sapevate è proprio in Oceania), gli ultimi popoli di cannibali nella foresta della Nuova Guinea, i tatuaggi polinesiani e molto altro. Ho poi sviluppato una rubrica mensile di curiosità chiamata Pillole d’Oceania e una serie di “tour virtuali” che percorrono e descrivono isole sulle quali l’informazione, almeno in lingua italiana, è davvero molto spezzettata e talvolta incompleta.
La passione dietro Rive d’Oceania
Gestire un blog su argomenti così poco conosciuti e su cui c’è spesso la necessità di leggere, tradurre e riformulare informazioni dall’inglese non è facile, ma la passione, si sa, può aiutare a superare ogni ostacolo. Ad esempio, il mio progetto per il futuro di Rive d’Oceania è, dopo aver pubblicato molti altri articoli, compresi consigli per i viaggiatori che vogliono andare nel Pacifico del Sud, di espandere il blog anche a tutte le altre isole e agli altri luoghi poco noti del mondo, creando una specie di piccolo atlante online di mondi, culture e ecosistemi che altrimenti avrebbero poca o nessuna trattazione. Nemmeno questo sarà facile visto che, ahimè, non ho ancora avuto la possibilità di visitare né l’Oceania né tanti altri dei posti di cui voglio trattare.
Ma anche la scrittura è di per sé un viaggio, e nell’attesa di poter viaggiare nelle lontane acque del Pacifico o dell’Indiano per raccontare personalmente la Polinesia, la Micronesia e la Melanesia (e magari per lavorare nella preservazione del loro ambiente), Rive d’Oceania è un progetto che, nel possibile, vuole offrire qualcosa di interessante e di originale da leggere al grande pubblico che naviga nel web.
Io vi consiglio di farci un giro! Scoprirete tante cose interessanti.. Andate su newsfromoceania.blogspot.it.
Lascia un commento