Come già in molti sapranno, Veronica è partita per noi e il nostro blog sul calessino di Generali per #laprima di TheGIRA (qui trovate l’intro alla storia) e insieme a due eccezionali compagni di viaggio ha percorso la costa tirrenica, arrivando a Catania il 29 luglio, dopo 9 lunghi, faticosi, ma divertenti giorni di viaggio!
Lascio la parola direttamente a lei, che tra testo e fotografie, vuole raccontarvi la sua personale avventura.
9 giorni, 1500 km che sono diventati più di 2000 per attraversare un paese meraviglioso: l’Italia. 11 api-calessino hanno attraversato il bel paese da Milano a Catania, alcuni lungo la costa adriatica, altri, come Mindthetrip, lungo la costa tirrenica.
Gli incontri durante il viaggio.
Abbiamo attraversato strade statali, provinciali, siamo passati per città, paesi e campagne. Abbiamo ammirato le bellezze della natura, i panorami mozzafiato, abbiamo sorriso di fronte agli sguardi increduli della gente. Abbiamo accolto la solidarietà delle persone, soprattutto nei momenti di difficoltà, perchè si, i momenti di difficoltà ci sono stati, come i guasti nel motore, come lo scaricamento di tutti i dispositivi mobili che ci hanno fatto rimanere senza navigatore per cercare le strade da percorrere, ed è stato lì che ci hanno aiutato: a riparare l’apetta, a prestarci una presa per ricaricare i cellulari, a darci anche solo una parola di conforto mettendosi nei nostri panni.
Si tratta di benzinai, ristoratori, negozianti, contadini, gente comune che alle prese con la vita di tutti i giorni si sono ritrovate davanti a un’ape bianco e rosso in difficoltà…e come non aiutarlo? Anzi aiutarla visto che la nostra ape era una femmina, a cui abbiamo dato il nome di Rossella, come Rossella O Hara perchè domani è un altro giorno (e si vedrà!) e perché a volte se la portava via il vento. Ovviamente anche il suo musetto rosso ha influito sulla scelta del nome.
Rossella, molto più di un ape-calessino.
La nostra ape Rossella ci ha accompagnato lungo il nostro viaggio itinerante, a volte dandoci problemi, altre, la maggior parte, facendoci assaporare le bellezze del nostro Paese, quelle più nascoste e irraggiungibili, quelle che non ti godi su un macchina correndo sull’autostrada. Il tempo si dilatava e ci permetteva di cogliere e assaporare ogni cosa: il vento tra i capelli, il sole sulla pelle, gli odori lungo le strade, i tramonti che ti toglievano il fiato.
Ci ha accompagnati da nord a sud, dandoci la possibilità di assaporare le tradizioni culinarie della nostra terra: dal gambero reale della costiera ligure, alla mozzarella di bufala di Amaseno, alle sfogliatelle di Salerno fino ad arrivare alle granite e gli arancini di Catania. Insomma, abbiamo fatto un pieno di gusti e sapori. Nove giorni durante i quali abbiamo toccato tutti i nostri sensi a 360°.
Tante città, paesi, paesaggi e le meraviglie della nostra Italia.
Durante questa avventura io e i miei compagni di viaggio, Camilla Areddia e Antonio Ficai, abbiamo fatto tappa in varie città e paesi di Italia, per seguire alcuni eventi della Generali Assicurazioni, il nostro sponsor. La nostra prima tappa è stata Rapallo, deliziosa cittadina della costiera ligure, nella quale gli agenti Generali ci hanno aiutato a scoprire le chicche culinarie e non del posto. Da Rapallo ci siamo diretti a Certaldo, paese natale di Boccaccio, passando per Pietrasanta, dove abbiamo avuto il piacere di assistere alla mostra “Homo Faber”.
Ovviamente il nostro team, come gli altri, aveva il piacere di alloggiare ogni notte in un agriturismo diverso lungo il nostro percorso, tutti selezionati e presenti in Agriturismo.it. A Certaldo in particolare abbiamo pernottato all’agriturismo La Canonica, immerso nelle campagne del Chianti, insomma un’oasi di pace che merita più di una notte mordi e fuggi. Lasciata Certaldo siamo andati alla volta di Perugia e qui abbiamo pernottato all’agriturismo “l Melograno, eccezionale per la colazione giunonica che ci è stata presentata.
Passando per Roma abbiamo raggiunto Amaseno, paese in provincia di Frosinone. Qui abbiamo goduto dell’accoglienza calorosa degli agenti Generali, i quali dopo averci illustrato le particolarità del luogo, ci hanno dato l’occasione di degustare una prelibata mozzarella di bufala alla festa dell’agricoltura. E come si fa poi ad andare via da posti del genere? Purtroppo la nostra tabella di marcia ci ha imposto di rimetterci in moto direzione Salerno. “Purtroppo” fino a un certo punto perché tra mare e sfogliatelle, Salerno ci ha regalato una mattinata meravigliosa, ed è proseguita ancora meglio in tarda mattinata ad Agropoli, dove ci siamo meritati un bel bagno al mare.
La sera del settimo giorno ci trovavamo a Maratea (in provincia di Potenza), dove all’agriturismo Mararanch abbiamo incontrato altri 6 team di TheGIRA. Dopo aver passato una splendida serata in compagnia degli altri ragazzi, siamo partiti il giorno dopo per Taormina.
Certo, 11 ore di viaggio Maratea-Taormina non sono state per niente facili, anche perchè la nostra Rossella aveva i suoi tempi anche a seconda del tipo di strada che doveva affrontare e noi non potevamo pretendere troppo da lei, però lo sbarco in terra sicula è stato un trionfo, una vera e propria liberazione, ci siamo sentiti orgogliosi di noi e ovviamente anche di Rossella, che dopo 8 giorni e tanti problemi è riuscita a portarci lì. Arrivati a Taormina abbiamo incontrato con nostro immenso piacere altri tre equipaggi e siamo ripartiti tutti il giorno dopo alla volta di Catania, meta finale del nostro tour.
Un’avventura talmente piena di tutto, che non è possibile ridurla a una sola parola.
Che dire! È stata un’esperienza unica nel suo genere, piena di emozioni, ma anche di tensioni, di risate, ma anche di preoccupazioni, un’esperienza che consiglierei a tutti ma che, forse, non è per tutti (come ha già detto giustamente Antonio Ficai!). È stata un’avventura talmente piena di tutto, che non è possibile ridurla a una sola parola.
Ci ha permesso di osservare noi stessi, di sperimentarci in luoghi nuovi e con gente nuova, ci ha messo alla prova ed è stato in primo luogo una sfida contro noi stessi. Le sensazioni si sono accavallate tra di loro e sono riuscite a tirare fuori il meglio e il peggio di ognuno. Magari pensavi di reagire in un determinato modo di fronte una determinata situazione e invece nel bene o nel male ti stupisci. Ed è proprio la capacità di stupirsi che si riacquista in questa esperienza, quella capacità che avevamo da piccoli e che è sparita quando ci siamo abituati al mondo così com’è, e così capita che rimani a bocca aperta di fronte ad un panorama, ad una propria reazione o alla solidarietà delle persone. Forse, tutto sommato ti permette di scoprire una parte di te che non era ancora uscita fuori, o semplicemente non ne aveva avuto l’occasione.
I miei ringraziamenti speciali vanno a Mara, mia carissima amica e collaboratrice di Mindthetrip, e all’organizzazione TheGIRA che mi ha permesso di vivere questa bella avventura; ai miei compagni di viaggio Camilla Areddia e Antonio Ficai, che hanno reso il mio viaggio di gran lunga più piacevole, e a tutte le persone che mi hanno sostenuto e seguito sui vari social. Grazie.
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