Quando l’estate si fa sentire a Roma e cresce il desiderio di esplorare nuovi luoghi, immergersi in acque limpide e rilassarsi su spiagge bianche, gustare deliziosi piatti di pesce e tuffarsi nella storia, non resta che mettersi in macchina e dirigersi verso sud. Il litorale pontino è una delle mie mete predilette.
Questo tratto di costa, oltre a offrire borghi pittoreschi che si affacciano sul mare, stabilimenti balneari curati ed eleganti, acque trasparenti e riserve naturali, è ricco di ristoranti dove fermarsi a degustare specialità locali, il tutto avvolto da un’atmosfera che profuma di tradizione.
Che ne dite di accompagnarmi in un tour tra San Felice Circeo, Terracina, Sperlonga e Gaeta?
San Felice Circeo e dintorni
A soli 108 km da Roma, dopo aver attraversato le dune di Sabaudia, vi troverete di fronte al maestoso profilo del Monte Circeo, che secondo la leggenda rappresenta la figura della maga Circe, l’incantatrice che Ulisse incontrò nel suo viaggio narrato nell’Odissea. Questo luogo suggestivo è perfetto per gli appassionati di sport acquatici come il kitesurf, grazie ai venti costanti che soffiano sulla costa, e per chi ama le immersioni, dato che i fondali marini sono spettacolari, con una ricca varietà di flora e fauna marina.
San Felice Circeo è parte integrante del Parco Nazionale del Circeo, un’area protetta che offre una straordinaria varietà di oasi naturali e paesaggi mozzafiato. La spiaggia di San Felice è ampia e ricoperta di sabbia soffice, con un lungomare adornato da palme e numerosi stabilimenti balneari, che d’estate si riempiono di visitatori in cerca di relax. Le acque qui sono di un azzurro intenso e trasparente, ideali per un tuffo rinfrescante.
Salendo lungo il pendio del monte, a soli 2,5 km dal centro di San Felice, potrete ammirare le antiche mura ciclopiche, testimonianza di un’Acropoli che risale al III secolo a.C. Questo sito archeologico merita assolutamente una visita, così come il caratteristico borgo di San Felice Circeo. Nel cuore del borgo si trova la piazza principale, dominata dalla storica Torre dei Templari e dal Palazzo Baronale, due edifici che raccontano secoli di storia. Dal belvedere, nelle giornate limpide, si può persino scorgere l’isola di Ponza all’orizzonte, un panorama che lascia senza fiato.
Se decidete di esplorare la zona, non potete perdervi la Selva di Circe, la più vasta foresta planiziale naturale di tutta Italia. Questo antico bosco custodisce un ecosistema incredibilmente ricco e diversificato. Passeggiando tra gli alberi secolari del Parco Nazionale del Circeo, vi imbatterete in numerose specie vegetali e potrete ammirare le famose “piscine”, aree paludose che si formano naturalmente dall’accumulo di acqua piovana, creando un ambiente unico e affascinante.
San Felice Circeo non è solo un paradiso naturale, ma anche un luogo ricco di storia e tradizioni, perfetto per chi cerca una fuga dalla città, immerso in un’atmosfera che sa di mito e leggenda.
Scoprendo Terracina
Terracina è una cittadina che conquista per la sua vivace atmosfera e la varietà di opportunità per il divertimento. Se amate la movida, qui troverete un ambiente dinamico, frequentato da giovani e famiglie che desiderano trascorrere serate piacevoli e ricche di energia. Il lungomare, ideale per una passeggiata rilassante, è perfetto anche per chi ama pedalare in bicicletta o sfrecciare con i rollerblade, godendo della brezza marina e delle suggestive vedute sul mare.
Situata a soli 16 km da San Felice Circeo, Terracina rappresenta una scelta ideale per chi cerca una località meno costosa ma altrettanto affascinante. Grazie alla sua posizione strategica, è un ottimo punto di partenza per esplorare il litorale meridionale del Lazio, con le sue spiagge, i suoi borghi e le sue bellezze naturali.
Il momento clou per visitare Terracina è senza dubbio il terzo fine settimana di luglio, in occasione della Festa del Mare, dedicata alla Madonna del Carmine. Questo evento, che anima l’intera città, è una celebrazione delle tradizioni marinare profondamente radicate nella cultura locale. Durante la festa, il tramonto del primo giorno è segnato dalla spettacolare processione a mare: un corteo di barche decorate con reti, fiori e conchiglie, che trasporta la statua della Madonna dal porto di Terracina fino al Promontorio del Circeo.
Questo suggestivo rituale culmina con il rientro delle imbarcazioni, quando i pescatori locali preparano deliziosi piatti di pesce fresco, serviti sulle bancarelle che popolano la zona per tutta la serata.
Terracina è anche sinonimo di buon cibo. Se siete amanti del pesce, non potete perdervi una sosta al Centro Ittico Cooperativa dei Pescatori, situato alla fine di via Roma. Questo ristorante è rinomato per la freschezza del pesce e i suoi prezzi incredibilmente convenienti. Tuttavia, la popolarità del locale significa che spesso è necessario armarsi di pazienza per ottenere un tavolo, poiché non è possibile prenotare e la fila può essere lunga.
Per chi preferisce una buona pizza, una tappa all’Università, nelle vicinanze, è d’obbligo: qui potrete gustare una delle pizze al metro più saporite della zona. E se cercate un’atmosfera più tranquilla e intima, La Tana degli Artisti, situata in via Villa Franca, nel cuore del centro storico, offre un’esperienza culinaria unica. In questo ristorante, la filosofia è semplice ma vincente: “Ti preparo ciò che posso con gli ingredienti che ho, ma nel miglior modo possibile”. Un approccio che garantisce piatti autentici, preparati con passione e attenzione ai dettagli.
Terracina, con la sua combinazione di divertimento, tradizione e buona cucina, è una meta che soddisfa ogni tipo di viaggiatore, offrendo un’esperienza autentica e ricca di emozioni.
Un weekend a Sperlonga
Situata a circa 148 km da Roma, raggiungibile sia percorrendo l’autostrada fino a Frosinone e proseguendo verso Terracina, sia prendendo la Pontina per 130 km, Sperlonga è uno dei borghi marinari più affascinanti del Lazio. Questa perla bianca della costa, con la sua raffinata bellezza e il suo fascino senza tempo, si erge a metà strada tra Roma e Napoli. Il nome di Sperlonga deriva dalle grotte naturali che si aprono lungo la sua costa, offrendo scorci di una bellezza mozzafiato.
Una volta arrivati, parcheggiate l’auto vicino al lungomare. Tenete presente che il parcheggio nel centro storico è riservato esclusivamente ai residenti, quindi evitate di lasciare l’auto lì per non rischiare sanzioni. Da qui, inizia la vera scoperta di Sperlonga: un dedalo di vicoli stretti e tortuosi che invitano a perdersi senza fretta. La struttura del borgo rispecchia le tipiche caratteristiche dell’urbanistica medievale, con un nucleo centrale che si è espanso nel tempo, quasi abbracciando la roccia su cui è adagiato, come se cercasse protezione.
Passeggiando per Sperlonga, noterete subito le sue tre torri di avvistamento, testimonianze di un passato in cui la città doveva difendersi dagli attacchi via mare: Torre Truglia, che domina il porto, Torre Capovento e Torre del Nibbio. Questi antichi guardiani in pietra si ergono ancora oggi, offrendo panorami spettacolari sul mare e sul borgo sottostante.
Il bianco candido delle case è il colore dominante, creando un contrasto affascinante con i toni vivaci delle porte e delle finestre dipinte di rosso, verde e blu pastello. Non mancano i colori vibranti dei teli da mare stesi ad asciugare e i costumi variopinti lasciati al sole, che aggiungono un tocco di vita e calore all’ambiente. A Sperlonga, la vera magia sta nella libertà di esplorare senza una meta precisa. Non esistono itinerari fissi da seguire; basta lasciarsi guidare dall’istinto, salire e scendere per le ripide scalinate, e girare tra i vicoli stretti che si aprono improvvisamente su scorci di mare inaspettati.
Per gli amanti della buona cucina, Sperlonga non delude. Nonostante gli ingredienti siano semplici e legati alla tradizione locale, come il pomodoro fresco e il profumato basilico, i piatti offrono una creatività sorprendente. I ristoranti, molti dei quali affacciati sulla piazza principale, sono rinomati per la qualità delle materie prime e l’abilità culinaria. Se desiderate assaporare un piatto tipico, vi consigliamo la zuppa di pesce alla sperlongana, un trionfo di sapori di mare, o i bambolotti con ragù di seppie, un piatto ricco e gustoso che racconta la storia culinaria del luogo.
Sperlonga è un luogo dove il tempo sembra rallentare, dove perdersi tra le sue vie diventa un piacere e dove ogni angolo nasconde una storia da scoprire. Un borgo che, con la sua eleganza discreta e la sua autenticità, cattura il cuore di chi lo visita, lasciando un ricordo indelebile di un viaggio nel cuore del Lazio.
Alla scoperta di Gaeta
A poco più di 15 chilometri da Sperlonga, si trova Gaeta, una città che porta con sé il fascino di antiche leggende e una storia ricca e affascinante. Il nome Gaeta evoca subito immagini mitologiche: secondo la tradizione, la città prende il nome dalla nutrice di Enea, l’eroe troiano che, secondo Virgilio, fondò le basi della civiltà romana. Un tempo una delle gloriose Repubbliche Marinare, oggi Gaeta si affaccia su un mare cristallino, accogliendo visitatori attratti dalle sue spiagge dorate e dal fascino intramontabile del suo patrimonio culturale.
Uno dei quartieri più suggestivi di Gaeta è la zona chiamata Elena, un’area che un tempo era un comune autonomo e che oggi precede il borgo medievale. Qui, lungo la pittoresca via Indipendenza, si respira l’autentico spirito del luogo. Questo viale colorato e vivace è un vero e proprio viaggio nel tempo: tra negozi di alimentari tradizionali e macellerie storiche, si mescolano gli odori invitanti delle cucine locali. Le vecchie signore, sedute fuori dalle loro case, rappresentano una scena che sembra uscita da un’epoca passata, un vivido ritratto del senso più antico della vita comunitaria. Via Indipendenza non è solo una strada, ma un microcosmo che racchiude l’essenza della vita quotidiana di Gaeta, dove il tempo sembra scorrere più lentamente e le tradizioni si mantengono vive.
Ma Gaeta è anche un luogo di straordinaria bellezza naturale, e pochi posti incarnano questa bellezza come la Montagna Spaccata. Situata nella parte sud-occidentale della città, all’interno del Parco Regionale di Monte Orlando, la Montagna Spaccata è avvolta da un’aura di mistero e romanticismo. Qui, la natura si fonde con la leggenda: la storia d’amore tra Etele e Giordano, due giovani uniti da un amore eterno ma tragico, trova il suo epilogo in questo luogo suggestivo. Si narra che, alla morte della madre di Etele, una maga del bosco, la giovane sarebbe scomparsa per sempre. Quando ciò accadde, la montagna si spaccò, e Etele svanì tra le rocce. Giordano, disperato, si trasformò in acqua per poter rimanere accanto al suo amore per l’eternità, e ancora oggi il suo spirito sembra vivere nelle cascate e nei ruscelli che attraversano questa terra incantata.
Il percorso che conduce alla Montagna Spaccata è un’esperienza unica: scendendo i 300 gradini che serpeggiano tra le rocce, ci si imbatte in luoghi che sembrano appartenere a un’altra dimensione. La Mano del Turco, un’impronta lasciata da un pirata saraceno che, incredulo davanti al miracolo della Montagna Spaccata, posò la mano sulla roccia che si deformò come se fosse argilla, è una delle curiosità più affascinanti. E ancora, il letto di San Filippo Neri, un altro luogo carico di storia e spiritualità, contribuisce a rendere questo angolo di Gaeta un vero e proprio santuario naturale.
Per chi desidera invece godersi il mare di Gaeta, la spiaggia di Serapo è una delle mete più ambite. Situata a breve distanza dal centro, ai piedi del Parco di Monte Orlando, questa spiaggia è un’oasi di tranquillità con la sua sabbia fine e dorata e le acque limpide e calde. È il luogo ideale per rilassarsi e lasciarsi cullare dal suono delle onde. Ma Gaeta non è solo relax: per i più avventurosi, il Pozzo del Diavolo, noto anche come Pozzo delle Chiavi, è una sfida irresistibile. Questo sito, perfetto per le immersioni, nasconde una caletta segreta, raggiungibile solo a nuoto o in barca, conosciuta come la Spiaggia dei 40 Remi. Un luogo che, con la sua bellezza selvaggia, ricompensa chiunque sia disposto a esplorarne le profondità.
Gaeta è una città che, pur essendo ancorata al suo passato glorioso, offre un’esperienza completa e appagante per chiunque la visiti. E per coloro che desiderano esplorare ancora di più, la vicinanza a Roma rende possibile una gita fuori porta nella capitale, dove il caos del centro può essere controbilanciato dalla pace e dalla bellezza di Gaeta al ritorno.
Lascia un commento