Immaginate un sabato mattina d’inizio autunno a Milano, quando l’aria è ancora piacevolmente mite e le passeggiate tra le vie della città diventano un vero e proprio piacere. È proprio in questi giorni, con il cielo sereno e le temperature ancora temperate, che Milano offre l’opportunità di scoprire i suoi angoli meno noti e affascinanti. Questa volta, ho deciso di dedicarmi alla visita dell’Orto Botanico di Brera, un’oasi verde situata nel cuore pulsante della città, che rappresenta uno dei suoi gioielli nascosti.
L’Orto Botanico di Brera si trova proprio alle spalle di Palazzo Brera e offre un’esperienza immersiva in un angolo di tranquillità e bellezza naturale. L’accesso al giardino è una piccola avventura, con la possibilità di passeggiare lungo Corso Garibaldi, dove negozi vintage e boutique eleganti si alternano a caffetterie invitanti che servono dolci appena sfornati. Con tre ingressi principali – quello dell’Accademia, quello di via Fiori Oscuri e quello di via Privata Fratelli Gabba – l’entrata nell’Orto Botanico è un invito a scoprire un angolo di serenità e stupore nel bel mezzo della vivace Milano.
Un tuffo nella storia dell’Orto Botanico
L’Orto Botanico di Brera possiede una storia che affonda le radici nel lontano XVIII secolo. Fondato nel 1744 per volontà di Maria Teresa d’Austria, l’orto nacque come uno spazio dedicato all’educazione e alla formazione scientifica. L’obiettivo era creare un ambiente in cui la conoscenza botanica potesse essere coltivata e trasmessa. Tuttavia, con l’arrivo dell’occupazione francese, l’Orto subì una trasformazione significativa: venne convertito in un giardino ornamentale, arricchito con piante esotiche che riflettevano le tendenze del periodo. La sua funzione didattica fu momentaneamente messa da parte in favore di un’estetica più decorativa.
Dopo la caduta di Napoleone, l’Orto Botanico cadde lentamente nell’oblio e, con il passare degli anni, il suo stato di abbandono divenne sempre più evidente. Solo nel 2001, dopo un lungo periodo di deterioramento, l’Orto è stato oggetto di un accurato restauro, che ne ha riportato in vita l’originaria funzione scientifica e culturale. Oggi, l’Orto Botanico di Brera ha come missione principale la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio storico e scientifico legato a Palazzo Brera, rendendolo un punto di riferimento essenziale per la ricerca botanica e la cultura naturalistica.
Un giardino di profumi e meraviglie
Nonostante le sue dimensioni contenute, che non superano i 5000 metri quadrati, l’Orto Botanico di Brera è un luogo di grande vitalità e ricchezza sensoriale. Questo giardino viene descritto da chi lo visita come un “giardino olfattivo” per via della varietà di profumi che lo pervadono, e questa definizione è quanto mai azzeccata. L’Orto ospita una straordinaria collezione di alberi, cespugli, erbe e fiori, ciascuno con la propria storia e caratteristiche uniche.
Tra le piante di spicco troviamo un maestoso noce americano, le sue noci nere che cadono a terra possono macchiare il suolo e le scarpe, ma aggiungono un tocco di carattere al paesaggio. Due ginkgo biloba, definiti “fossili vegetali” per la loro esistenza che risale a circa 250 milioni di anni fa, offrono uno spettacolo visivo con le loro foglie dalla forma distintiva. Inoltre, il giardino è abitato da piante grasse che prosperano sotto il sole, un imponente tiglio alto 40 metri che domina il paesaggio, e una varietà di fiori che sbocciano in luoghi inaspettati, mostrando la loro bellezza in angoli insoliti.
Il giardino ospita anche una selezione di piante officinali, ortaggi e collezioni di piante come Salvie, Euphorbie, Peonie e Aquilegie. Alcune di queste piante possono essere velenose, offrendo un ulteriore livello di fascino e curiosità. È particolarmente interessante strofinare le foglie aromatiche e poi annusare le mani per scoprire la gamma di profumi intensi e variegati che caratterizzano l’Orto Botanico di Brera. Questo angolo di Milano si rivela così essere una vera e propria festa per i sensi, invitando ogni visitatore a scoprire e apprezzare la bellezza e la complessità della flora che ospita.
Oltre le piante: storia e curiosità
All’interno del suggestivo Orto Botanico di Brera, la storia si intreccia con la natura in modi affascinanti e talvolta inaspettati. Tra le numerose meraviglie botaniche, emergono due elementi architettonici di notevole interesse storico: le vasche ellittiche risalenti alla seconda metà del XVIII secolo. Questi due recipienti di forma ovale, benché oggi non più utilizzati, rappresentano un’importante eredità del passato. Originariamente, le vasche erano destinate alla raccolta dell’acqua piovana, una risorsa preziosa per l’irrigazione delle piante in un’epoca in cui le tecniche moderne di gestione idrica non erano ancora disponibili. La loro progettazione e la loro collocazione all’interno del giardino rivelano molto sull’ingegnosità degli antichi botanici e sulla loro capacità di adattare le risorse naturali alle esigenze dell’orticoltura.
Inoltre, un’altra attrazione degna di nota all’interno del giardino è la specola, una struttura dedicata agli studi astronomici. Questa specola, visibile dal vicino Osservatorio, rappresenta un legame affascinante tra la botanica e le scienze astrali. Se vi capita di alzare lo sguardo verso il cielo, potreste notare un antico filo di ferro che collega la specola all’osservatorio. Questo filo storico serviva per le comunicazioni telegrafiche tra i due edifici, un metodo primitivo ma efficace di scambio di informazioni scientifiche.
Questi elementi non solo arricchiscono la visita con un ulteriore strato di significato storico, ma offrono anche uno spaccato della vita e delle pratiche scientifiche del passato. Le vasche e la specola sono testimoni silenziosi di come, nel corso dei secoli, la ricerca e la conoscenza siano state integrate in ogni aspetto della vita quotidiana e professionale, riflettendo la continua evoluzione delle scienze naturali e della loro applicazione pratica. La loro presenza all’interno dell’Orto Botanico di Brera aggiunge una dimensione ulteriore alla già ricca esperienza di visita, invitando i visitatori a scoprire e riflettere sulle connessioni storiche che legano la botanica e l’astronomia.
Un suggerimento per un’ulteriore esplorazione
Se vi trovate nei pressi di via Fiori Oscuri durante la vostra visita all’Orto Botanico di Brera, non perdere l’opportunità di proseguire lungo via Borgo Nuovo e fare una visita all’Antica Farmacia di Brera. Questa storica farmacia, che vanta oltre un secolo di vita, rappresenta un autentico angolo di storia milanese. Entrando, sarete accolti da un’atmosfera d’altri tempi, con i suoi eleganti banconi in legno e i contenitori vintage, che evocano il fascino del passato farmacologico.
L’Antica Farmacia di Brera non è solo un luogo di interesse storico, ma anche un pezzo fondamentale della tradizione farmaceutica italiana. È famosa per essere stata fondata da Carlo Erba, un pioniere che ha avviato la prima industria di medicinali in Italia nel XIX secolo. Una targa commemorativa all’interno della farmacia rende omaggio a questo innovatore, il cui contributo ha avuto un impatto significativo sull’evoluzione del settore farmaceutico.
Oltre a offrire una panoramica sulla storia della farmacia e dei suoi strumenti, la visita a quest’antica farmacia permette di scoprire un pezzo di Milano che ha contribuito a modellare il volto della città. È un’opportunità perfetta per apprezzare ulteriormente il ricco patrimonio culturale e storico della zona. Se vi appassionano la storia e le curiosità locali, questa visita rappresenta un’aggiunta imperdibile alla vostra esplorazione di Brera e dei suoi dintorni.
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