Incrociamo le dita, tocchiamo ferro, eliminiamo tutte le scale e gli specchi del mondo. Arrotoliamoci nel polietilene (a.k.a l’imballaggio con le bolle d’aria da scoppiare), consultiamo un esperto di voodoo ed ecco che dovremmo essere pronti a partire senza che alcun imprevisto si intrometta nel nostro viaggio. Una teoria molto accurata. Ma, poi, la pratica ci fa notare che l’esperto di voodoo non è così tanto esperto e noi che ci siamo scordati del cappello sul letto: eccoci, quindi, arrivati a destinazione, con 39 di febbre e un’influenza intestinale.
Quando il voodoo non è più un nostro alleato, come fare se ci si sente male in viaggio?
I documenti da avere sempre con sé
Innanzitutto, è bene portare sempre con sé la carta regionale dei servizi, ovvero la Tessera Sanitaria. Prima di riporla nel portafoglio fra la tessera del cinema e quella della palestra, assicuratevi che sul retro ci sia la scritta Tessera Europea di Assicurazione Malattie, che non sia scaduta e che i dati personali siano riportati accuratamente. In caso di errori, vi basterà contattare l’Agenzia delle Entrate o la Regione per chiedere le modifiche necessarie.
Prevenire è meglio che curare
Partire per un viaggio senza stare male è possibile. Ed è possibile senza tirare in ballo superstizioni, metodi ancestrali o aghi e bamboline. Basta seguire una serie di consigli:
- vaccinatevi. Contro cosa, dipende dal tipo di viaggio che state per intraprendere. Per semplificare la comprensione, le vaccinazioni sono state divise in tre gruppi: quelle di routine, che comprendono l’antitetanica; quelle specifiche per alcune destinazioni, come quelle contro l’encefalite Giapponese; quelle obbligatorie per l’ingresso in un paese, come il vaccino contro la febbre gialla.
- fate attenzione alle intossicazioni alimentari. Soprattutto in alcuni paesi, è un’eventualità abbastanza probabile. Per questo, evitate la frutta o la verdura con la buccia, i cibi a buffet e quelli lasciati in esposizione a lungo.
- portate con voi degli integratori. Stanchezza, alimentazione sregolata e cambiamenti di abitudine possono, spesso, minare la sana funzione della flora intestinale. Evitare questo tipo di problemi è fondamentale per trascorrere un viaggio con serenità. Per questo, vi consigliamo di inserire nel vostro beauty un integratore alimentare, come Florase Intest: vi aiuterà a prevenire i fastidi intestinali e i problemi di cattiva digestione.
- proteggetevi dal sole. A tutti piace una pelle abbronzata, a nessuno una bruciata. Portate sempre con voi una crema solare con un livello di protezione medio-alto e un cappellino per proteggervi dalle giornate particolarmente torride.
Questi consigli non sono efficaci al 100%. Se la sfortuna è dalla vostra parte, beh: benvenuti nel club. Durante un mio viaggio a Londra di appena due settimane ho subito l’attacco di una faringite e mi sono rotta il mignolo del piede cadendo dalle scale. No, la moquette non ha aiutato. Fidatevi, se sono sopravvissuta io, potete farcela anche voi.
Come funziona l’assistenza sanitaria in Europa
Se state viaggiando in uno dei 28 stati membri dell’Unione Europea, o in uno stato con cui l’Italia ha stretto qualche tipo di accordo sanitario, allora avete il diritto di accedere alle cure sanitarie pubbliche del paese. Come? Semplicemente presentando la Tessera Sanitaria che vi siete ricordati (vero?!) di mettere nel portafoglio.
Ovviamente, questo non vuol dire che la Tessera Sanitaria sarà l’unica cosa ad uscire dal vostro portafoglio: se, nel paese dove vi trovate, una certa prestazione richiede il pagamento di un ticket, anche voi sarete obbligati a pagarlo.
Una volta rientrati in Italia, potrete chiedere il rimborso delle spese mediche presso il Servizio Sanitario Nazionale: la vostra ASL di appartenenza si prenderà carico del vostro rimborso.
Per essere ancora più sicuri, stipulate prima di partire un’assicurazione europea, come l’Europe Assistance che coprirà tutte le spese non previste dalla Tessera Sanitaria.
Come funziona l’assistenza sanitaria fuori dall’Europa
Nel caso, invece, vi troviate fuori dai confini Europei avete un’unica opzione: andate verso l’ospedale più vicino e pagate la parcella della cura direttamente all’ospedale. I costi dipendono da paese a paese. Negli Stati Uniti, per esempio, possono essere molto alti. Per questo, è sempre preferibile stipulare un’assicurazione che vi coprirà in casi di malattie o incidenti.
Siete all’estero e dovete trovare una medicina? Leggete il nostro articolo sull’App per trovare medicine in viaggio.
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