Perché trasferirsi all’estero? C’è chi lo fa per imparare una nuova lingua, chi per rincorrere il lavoro dei sogni o semplicemente per scoprire mondi e culture diverse dalla propria. Spesso il desiderio di mollare tutto e partire è alimentato dalle proprie ambizioni personali, dal desiderio di crescere professionalmente o semplicemente dalla voglia di cambiare vita.
Una scelta quindi che non è necessariamente dettata dalle necessità economiche o dal bisogno di trovare lavoro, ma solo dalla volontà di cambiare la propria esistenza dandole un taglio radicalmente diverso. Un simile balzo verso il futuro, però, va organizzato e preparato con cura. Ecco quindi alcuni consigli utili:
I fondi per mantenersi
Per quanto siano stati fatti dei programmi e li si considerino affidabili, bisogna partire con la certezza che a destinazione si troverà lavoro, altrimenti è meglio premunirsi con una cifra che permetta almeno sei mesi di autonomia (considerando i costi della vita media del Paese che dovrà ospitarci). Questa eventuale somma di denaro, comunque, non dovrà intaccare quella destinata al trasferimento e al viaggio.
Cambiare vita: trasferirsi all’estero e trovare lavoro
Non c’è modo migliore di cambiare vita e trasferirsi all’estero che iniziare subito a cercare un lavoro. Io ho fatto cosi: ho preso un biglietto di sola andata e appena atterrato ho iniziato subito a cercare lavoro. Non farti prendere dallo sconforto, né devi pensare che tutti siano lì a regalarti opportunità.
Lo spartiacque è sicuramente la conoscenza della lingua. Quando ho cambiato vita e vissuto all’estero per qualche anno, all’inizio mi sono dovuto adattare svolgendo lavori che non avrei mai fatto in Italia.
Ho rifatto letti, lavato piatti, fritto cibi davanti alla friggitrice del McDonald’s sulla Kilburn High Road di Londra e lavato tante gavette. Non importa come inizi a mantenerti quando hai trovato il tuo modo di cambiare vita all’estero, il primo passo dopo essersi trasferiti in un paese straniero è trovare subito un lavoretto che ti mantenga. Il resto verrà da sé.
Per approfondire: se vuoi conoscere la mia esperienza e capire come sono riuscito a trasferirmi all’estero leggi il mio articolo su Come trovare lavoro a Londra senza conoscere l’inglese.
L’appartamento nel paese d’arrivo
Trovare un appartamento in affitto e fare un contratto regolare è indispensabile, perché quando si parte con l’obiettivo di restare non si può certo pensare di alloggiare in albergo. I siti sul web che offrono delle locazioni in affitto sono innumerevoli, ma spesso dietro si cela una truffa e quando si arriva sul posto ci si accorge di aver speso dei soldi per non avere niente in cambio.
Durante il mio soggiorno a Londra, dopo aver velocemente abbandonato l’agenzia italiana a cui mi sono appoggiato per qualche giorno, ho iniziato a cercare da me. Come? Guardando gli annunci su Gumtree, curiosando tra le bacheche di annunci di supermercati e negozi.
Portare con sé l’animale domestico
Se ci si porta dietro un animale domestico, bisogna mettere in conto che il suo trasferimento comporta l’adempimento di alcune pratiche particolari che dipendono anche dal Paese dove si andrà a stare.
In questi casi è meglio rivolgersi ad un servizio specializzato in spedizioni animali come Bliss Pets, piuttosto che occuparsi personalmente di tutte le pratiche. Infatti, tra permessi, documenti e vaccinazioni, c’è molta burocrazia da affrontare. E un professionista in questo senso può sicuramente tornare utile.
Il giro di conoscenze sul posto
Difficile che ci si muova totalmente “al buio” senza avere qualche amico, magari conosciuto sul web, su cui fare affidamento quando si arriva. Ma, piuttosto che chiedergli ragguagli e informazioni all’ultimo minuto, meglio farsi fare un quadro il più dettagliato possibile prima di partire e organizzarsi di conseguenza, anche per evitare gaffe clamorose in una società sconosciuta.
La lingua locale
Quando si arriva in un paese straniero si pensa di poter fare affidamento sul proprio inglese più o meno scolastico, ma non è così. Anche la lingua inglese ha le sue caratteristiche e le sue differenze da località a località, e siccome il Paese ospite ha un idioma suo, per farsi comprendere sul posto bisognerà saperlo parlare, quindi è meglio seguire (quando si è ancora in Italia) un corso di apprendimento approfondito di quella che diventerà la nuova lingua.
Non aspettare l’ultimo minuto: se hai deciso di trasferiti all’estero, inizia a studiare la lingua, fatti amici e parlaci su Skype, scaricati le App che consento di trovare chi vuole imparare l’italiano in cambio di lezioni nella propria lingua di origine.
Una volta arrivato, non dimenticarti che ogni città offre delle ottime opportunità per consentirti di introdurti nella vita della comunità locale. Frequenta locali, circoli, associazioni e dai un occhio ai corsi gratuiti organizzati dal comune per gli stranieri.
Io ero riuscito a trovare corsi di inglese gratuiti organizzati dalla chiesa anglicana e lezioni gratuite di english conversation semplicemente chiedendo agli uffici del comune e informandomi all’intero di biblioteche comunali.
Cambiare vita: mollo tutto e poi?
Non fare l’errore di pensare che sia sufficiente prendere il passaporto e trasferirti in un paese straniero per cambiare totalmente vita. Non voglio fare il life coach né impartire lezioncine di basso livello, anche perché non sono né saggio né ho fatto tutte queste esperienze. Ma metti in conto che dopo aver deciso di mollare tutto e trasferirti all’estero, sarai sempre tu, con il tuo modo di pensare e i difetti che avevi anche in Italia.
Non basta fuggire per cambiare vita. Perché se devo mollare tutto e trasferirmi all’estero per fuggire dagli orari di lavoro stressanti che avevo prima non è detto, anzi all’inizio forse sarà anche peggio, che nel paese estero non debba faticare uguale se non il doppio per ottenere risultati.
Se hai scelto un posto dove a parità di lavoro lo stipendio mensile è più alto o se hai proprio deciso di mollare baracca e burattini per apriti un Chiringuito, il cambio di vita (orari, abitudini, lingua, cultura) è qualcosa che può affascinare inizialmente ma non tutto è semplice e immediato. Non esiste un pasto gratis: che tu voglia mangiarti un hamburger per le strade di New York o un tajine per le strade del Marocco ricorda che, a parte il cambio di valuta, tutto ha un costo. Il punto è: sei pronto ad affrontarlo?
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