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Dormire nel bosco: tecniche e consigli per dormire all’aperto

Una notte all’addiaccio, nel bel mezzo della fitta vegetazione, con solo il tepore di un fuoco acceso a rompere il tempo. Stiamo parlando di dormire in un bosco, un’esperienza unica che ci allontana dai ritmi frenetici della città, per entrare in contatto diretto con madre natura.

Ho dormito tante volte in un bosco, durante la mia vita da scout, ed ogni volta sono rimasto soddisfatto della mia scelta. Sarà perché l’idea di un sacco a pelo tra gli alberi o di un telo appeso ad una roccia è qualcosa che mi affascina, sarà per il cielo stellato di montagna e per quella sensazione di avventura che ti avvolge, l’idea di dormire nei boschi è qualcosa di cui tutti noi dovremmo aver bisogno almeno una volta all’anno.

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Dove e come dormire nel bosco

In Italia abbiamo tantissimi luoghi ideali per la nostra notte all’aperto da bravi escursionisti, dai tanti parchi nazionali fino alle vallate verdi poco fuori dalla città. Non è importante il dove, ma il “come” e il “con chi dormire”.

Si può tentare di barare e scegliersi un bel campeggio, un bungalow o una roulotte tra gli alberi di qualche stabilimento balneare o rispolverare un vecchio zaino, indossare degli scarponi da trekking e partire all’avventura. Se anche a voi l’idea di condividere un posto sotto le stelle con un turista tedesco non vi affascina, non vi resta che partire.

Come preparare lo zaino?

Provate per un momento a pensare ad una vita senza cellulari, ne iPod, niente tablet né foto da caricare sui social network. Pura fantascienza vero? Vi servirà allora un po’ di questa fantascienza per preparare lo zaino. Cosa metterci dentro? Partite dalle basi, dovrete: mangiare, dormire, sopravvivere. Ecco quindi una breve lista del materiale da portare con voi per dormire allo scoperto:

1. Logistica di base: zaino, scarponi, un sacco a pelo, un buon impermeabile, un coltellino, una corda, una torcia e almeno un cambio di tutto. Un piccolo kit di pronto soccorso non guasta mai e non dimenticatevi di portare un accendino!

2. Per dormire. Avete l’imbarazzo della scelta: potete dormire in una tenda o provare a costruirvi un rifugio con ciò che avete a disposizione. In questo caso leggete poco più avanti.

3. Cibo. Ho letto che qualcuno consiglia di portare con se cibo liofilizzato e zucchero. Ma perché? Insomma, tra le meraviglie del dormire nei boschi c’è anche la possibilità di cucinarsi da sé il pasto, in una gavetta stile militare o semplicemente facendo arrostire qualche prelibatezza sulla brace. Un po’ di american style? Portatevi dei marshmallow (i famosi cilindri di zucchero) infilzateli con dei rametti, cui avrete prima tolto la corteccia, e godetevi il veloce dolce.

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Il mio consiglio? Portatevi qualche salsiccia, un po’ di pane, qualche foglia di tè, qualche banana e del cioccolato e avrete pranzato, cenato, fatto colazione e ammirato l’aurora alle prime luci dell’alba sorseggiando un tè nel mezzo del bosco. Qualche strato di carta stagnola, una banana e del cioccolato non a caso sono gli ingredienti base per un’ottima banana al cartoccio. Vi sentite già dei piccoli Indiana Jones?

Per approfondire: se stai cercando una lista approfondita di tutta l’attrezzatura da campeggio, utile quindi anche per dormire in un bosco, leggi la nostra lista dell’attrezzatura per il campeggio.

Tecniche e consigli per dormire all’aperto

Se la vostra intenzione è procedere per piccoli passi, allora sarà sufficiente prendere una tenda e scegliersi il proprio cantuccio. In questo caso, evitate di piantare i picchetti vicino ai corsi d’acqua, dove l’umidità è maggiore, e se il cielo è nuvoloso e c’è rischio di pioggia, scavate un piccolo fossato intorno alla tenda: eviterete all’acqua di allagarvi nel sonno.

Se invece siete degli avventurieri impavidi, buttate via la tenda e scegliete la bassa tecnologia. Un semplice telo militare è tutto ciò di cui avrete bisogno. Sono dei teli di cotone leggermente spesso con degli occhielli ai bordi, al cui interno far passare delle corde, che si possono reperire nei più comuni negozi di campeggio. Infine, un prendete un telo impermeabile. 

Ho il telo ed ora che ci faccio?

Possiamo utilizzare il telo mimetico per costruire un rifugio per la notte rialzato dalla terra. Per realizzarlo è semplice: scegliete tre alberi vicini, meglio se disposti a forma di triangolo, legateli tra di loro con una corda e utilizzate il telo come materasso.

Gli anelli di ferro posti ai lati vi aiuteranno a stendere bene la stoffa e la corda in eccesso diventerà il vostro materasso con le molle (ricordatevi di intrecciarla sotto il telo). Ho dormito sopra un telo rialzato in più occasioni e ogni volta la vista delle stelle dietro i rami degli alberi è stato il miglior modo di addormentarmi che abbia mai provato.  

Casa sull’albero fai da te: amaca da campeggio

Se non sei esperto di corde, materassini, teloni mimetici o se semplicemente non hai voglia di portare con te tutta l’attrezzatura necessaria, puoi optare per un’altra soluzione. In commercio sono presenti diverse amache da campeggio portatili che ti consentiranno di avere la tua casa sull’albero momentanea durante la tua notte nel bosco.

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Troverai molti modelli economici ideali per essere montati sia in giardino sia in campeggio o durante un’escursione. le dimensioni variano rispetto al modello, ma ho trovato con facilità (guarda in basso) alcuni modelli molto leggeri da portare con se (neanche un chilo) e con dimensioni tali da essere utilizzabili come fossero un letto matrimoniale (resistono fino a più di 300 chili).

Puoi usarla sia per trascorrere qualche minuto di relax, lasciandoti avvolgere dai suoni delle natura sia per dormire all’aperto in un bosco. Dovrai solamente legare le corde di sostegno ad un paio di alberi. Ecco alcuni ottimi modelli:

L’amaca da campeggio più venduta su Amazon

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Sicuramente tra i modelli più leggeri, con la possibilità per essere utilizzata per più utilizzi. Potrai usarla su un terrazzo, in viaggio (anche sopra una jeep, con l’apposito supporto) in campeggio e in giardino.

Punti di forza

Facile da portare, nei periodi più caldi potresti fare a meno del sacco a pelo e agganciare l’amaca al tuo zaino.

Flessibile, si adatta al campeggio, al backpacking, all’escursionismo, ai viaggi in macchina o in giardino.

Punti deboli

Niente accessori, non è previsto un telo per la pioggia e la zanzariera. Dovrai comprarli a parte.

Trovi l’amaca qui.

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Un’alternativa è l’amaca della Glymnis, sempre molto economica anche se dispone di una varietà di colori inferiori. Il prezzo è leggermente più basso (stiamo parlando comunque di cifre irrisorie) anche se alcuni lamentano il fatto che si chiude un po’ troppo “a salame”. 

Trovi l’amaca della Glymnis qui.

Amaca da campeggio con zanzariera e copertura anti pioggia

Se vuoi davvero vivere più notti in un bosco, la soluzione migliore, tra le amache in commercio, è un’amaca con zanzariera e copertura anti pioggia. In un’unica soluzione si avrà un letto in cui dormire, una copertura anti zanzare (davvero indispensabile se non si vuole essere punti da ogni insetto durante la notte) e una copertura anti pioggia.

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Il telone può essere utilizzato anche in modo autonomo per costruire un piccolo rifugio dalla pioggia durante il giorno.

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Pesa circa un chilo e mezzo: se si considera che sostituisce una tenda, con picchetti, teloni anti pioggia, cordini e materassini è un ottimo compromesso per un viaggio zaino in spalla. Il mio prossimo acquisto per le prossime escursioni!

Trovi l’amaca anti zanzare e copri pioggia qui.

Altri consigli per trascorrere la notte nel bosco

Il bosco non è la città, il rifugio migliore è quello più semplice. Sono due consigli è vero, ma entrambi utili. Ricordatevi che il bosco, la foresta, la radura o la valle da voi scelta, non è la piazza di una città. Qui troverete animali non addomesticati, come cinghiali e serpenti, e tanti insetti. La parte che rimane più esposta è proprio la testa, che potrebbe diventare bersaglio di punture improvvise. Se avete il sangue dell’esploratore, sappiate che alle zanzare piacciono proprio gli avventurieri. Una crema spray anti zanzare vi potrebbe aiutare. In alternativa, portatevi un piccolo lembo di tulle o un pezzo di zanzariera per coprire il volto.

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Se il sole è sulla via del tramonto e siete in difficoltà con corde, teli e sacchi a pelo, ricordatevi che il rifugio migliore è quello più semplice. Accendete il fuoco, (avete portato un accendino?) prendete il telo e appoggiatelo sopra due rami, il gioco è fatto.

Ricordatevi di lasciare il cibo lontano da voi: l’ideale sarebbe appenderlo ad un ramo di un albero in un sacco ermetico. Perché? Perché vi assicuro non è piacevole essere svegliati nel cuore della notte dal grugnito di una mamma cinghiale affamata. 

Dormire da soli tra gli alberi

Chi come me ha trascorso qualche anno negli scout ha avuto la possibilità, almeno una volta, di cambiare la prospettiva sulle cose intorno a se e sul modo di valutare la ricchezza. Senza troppo filosofeggiare, chi è partito zaino in spalla all’avventura ha provato dal vivo cosa vuol dire “avere sete” prima di montare una tenda, come ad esempio alla fine di una route di venti chilometri.

Ha scoperto ogni ciottolo della strada e scrutato con attenzione il panorama durante il cammino, quando gli occhi osservano gli scarponi muoversi a ritmo del passo e la strada cambia lentamente.

Nello scoutismo c’è un evento che rende possibile dormire nei boschi da soli, si chiama la “partenza“, il momento con cui si conclude il proprio percorso educativo e da semplice Rover o Scolta si inizia ad assumere un impegno di servizio concreto nella società. Ogni clan, gruppo e federazione ha i propri rituali per celebrare questo momento.

Molti lo celebrano dando la possibilità di dormire da soli nel bosco. Un po’ come viaggiare da soli, dormire in solitudine tra gli alberi di qualche foresta, fa affiorare pensieri ed emozioni. Ci si accorge come la fiamma di un fuoco vivo o il tepore di un cantuccio appena costruito possono essere ricchi di emozioni.

Avete preparato il vostro zaino, scelto la vostra montagna preferita e costruito il rifugio con le vostre mani. E adesso? Lo scoprirete da voi..

Stefano Tocci

Viaggiatore per diletto, turista all'occorrenza e travel blogger per passione. Amo scrivere, viaggiare e fissare su pellicola gli istanti di viaggio.

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