Ho deciso di andare alla scoperta di questa bellissima cittadina durante una di quelle perfette giornate di sole d’inverno, con il cielo limpido e il freddo che ti fa venire voglia di cioccolata calda o, se ti trovi in Valtellina, del buon vino. Non sarà difficile capire cosa vedere e dove mangiare a Chiuro: appena arrivati le vie mostrano vicoli che ti fanno venire voglia di andare all’avventura e i menù esposti all’esterno di ogni ristorante ti fanno sognare l’ora di pranzo.
Cosa vedere a Chiuro e dintorni
Prima tappa obbligatoria è il centro storico di Chiuro. Le vie disegnano il perfetto percorso per una passeggiata alla scoperta di angoli nascosti, all’ombra delle montagne che svettano maestose intorno alla cittadina e che la rendono assolutamente suggestiva. Questo storico borgo nasconde strutture architettoniche risalenti all’epoca del medioevo, come ad esempio la chiesa parrocchiale dei Santi Giacomo e Andrea, ricostruita poi in stile barocco nel 1600.
Un interessante modifica all’edificio fu quella avvenuta durante la fine del 1900, dove a causa di un aumento della popolazione fu necessario ampliare la chiesa, poiché un posto così non poteva non essere pronto a raccogliere tutti i fedeli.
Un luogo più di tutti mi ha stupito per la sua bellezza e per la sua capacità di rapirti e portarti all’improvviso in altre epoche: Castel Grumello. Risalente al XII secolo, questa struttura è posizionata su di un colle (anche detto ‘grumo’, da cui deriva il nome). La scelta di costruire il castello così in alto deriva dal fatto che questa posizione strategica permetteva di difendersi da eventuali nemici: lo strapiombo rendeva difficile un attacco.
Intorno al 1500 il castello fu distrutto: in origine era formato da due edifici, uno residenziale e uno militare, uniti da una cinta muraria. Quello che resta oggi, compresa la grande balconata che offre una vista mozzafiato sulla Valtellina, è comunque abbastanza per far rimanere incantati i visitatori. Una volta salite le scalette che portano in cima, costeggiate da grandi piante verdi e caratterizzate da ciottoli di pietra, sarà possibile vedere tutto lo spazio su cui si sviluppavano gli edifici.
Dopo tutto questo camminare, esplorare e vedere, sorge un unico grande bisogno: dedicarsi alle prelibatezze che la Valtellina può offrire, credetemi… ce ne sono parecchie. La difficoltà è solo una: decidere cosa mangiare.
Chiuro e dintorni. Se ti muovi in macchina puoi scoprire gli altri splendidi panorami della Valtellina, come abbiamo fatto noi. Guarda le nostre foto di Bormio e della Valfurva.
Cosa mangiare a Chiuro
I piatti tipici della zona sono molteplici, da deliziosi primi piatti a succulenti secondi, che bene si abbinano ad un altro grande classico imperdibile in una gira fuori porta da queste parti: il vino.
I pizzoccheri
Non potete venire in Valtellina e non mangiare uno dei primi piatti più buoni della tradizione, quel piatto che quando arriva a tavola è come se gli uccellini iniziassero a cantare la tua canzone preferita, tutti insieme. I pizzoccheri sono una varietà di pasta dalla forma simile ad una tagliatella ma corta, preparata con grano saraceno e altri sfarinati.
Piatto antichissimo, risalente al 1600/1700 circa: talmente tanto forte era l’usanza di preparare i pizzoccheri che si lasciavano agli eredi gli attrezzi da cucina, tra cui c’era ‘una scarella per il Pizzoccheri e il rodelino per li ravioli’ (come riportato da alcuni testamenti del ‘700). Il protagonista indiscusso del piatto è sicuramente il formaggio Valtellina Casera, accompagnato da patate a pezzi, verza, burro, aglio e salvia. Iniziate a sentire gli uccellini che cantano? Le varianti sono molteplici, si passa dall’aggiunta di vari formaggi a quella dei fagiolini.
Bresaola della Valtellina
Prodotta in tutta la provincia di Sondrio, la bresaola potrei definirla come uno dei molteplici motivi per cui svegliarsi la mattina e decidere di fare questo genere di gite fuori porta. Il profumo mette a dura prova le regole del galateo, secondo le quali si mangia con la forchetta e non direttamente con le mani subito dopo l’arrivo del piatto a tavola.
Quella della Valtellina è una bresaola d’indicazione geografica protetta (IGP) e si ottiene da carne di manzo. In Valchiavenna si usava il termine “brisa” per indicare una salatissima ghiandola dei bovini: il termine potrebbe venire da questo eppure non se ne ha la certezza. Un’altra versione è quella per cui il termine derivi da “brasa”, utilizzato per indicare la brace, che a sua volta viene ricondotta all’asciugamento del prodotto che avveniva in locali riscaldati da bracieri. Qualunque sia la sua origine, l’unica cosa che importa è poter far fare la danza della bresaola alle vostre papille gustative.
Dove mangiare a Chiuro: Ristorante San Carlo
Se vi trovate in zona e volete gustare piatti della tradizione fatti con maestria in un ambiente in cui ci si sente a casa, non potete non fare tappa al ristorante San Carlo. Una volta accomodati, ordinate del buon vino e fatevi ispirare dal menù.
Oltre ai grandi ed imperdibili classici, ho deciso di deliziare il mio palato con un carpaccio di carne salata di cervo ai lamponi, frittelle di grano saraceno e formaggio, ravioli di zucca alla farina di riso venere saltati con burro, zucca e pancetta.
Una volta arrivati a fine pasto al tavolo arriva il carrello più bello al mondo: quello dei dolci. La sfida è riuscire a scegliere, nel mio caso ho provato la torta di castagne e quella di mele.
Dove si trova il ristorante? In via Stelvio 48 a Chiuro, provincia di Sondrio. Per prenotare: info@ristorantecarlo.it oppure al numero 0342/482272.Il ristorante è chiuso il mercoledì sera e il giovedì.
Florentina M.
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