La fase due dell’emergenza coronavirus è cominciata e dovremo iniziare a familiarizzare con concetti quali il distanziamento sociale e la mobilità sostenibile (a cui si riferisce il bonus bicicletta). Questo perché, almeno per qualche mese, dovremo cambiare le nostre abitudini di vita, preferendo mezzi di mobilità alternativa ai classici mezzi di trasporto pubblico.
Proprio per incentivare i mezzi di trasporto alternativi ai classici tram, bus e metropolitane, si inizia a pensare ad un incentivo di 200 euro l’acquisto di una bicicletta o di un monopattino.
A giorni il Governo dovrebbe varare l’ultimo decreto che avrà, tra le tante misure, anche una card da 200 euro per l’acquisto di una bicicletta o da spendere per i servizi di car sharing nelle grandi città.
Il bonus 200 euro per bicicletta consentirà di decongestionare i mezzi pubblici, diminuendo il traffico nelle stazioni e all’interno dei mezzi pubblici di superficie.
Buono bicicletta: i requisiti
Ancora non si hanno specifiche sicure, stiamo infatti parlando di un’anticipazione rilasciata dalla ministra dei Trasporti Paola De Micheli sul prossimo “decreto Aprile”, che verrà emanato nei prossimi giorni. Ecco la dichiarazione relativa al bonus bicicletta:
“È allo studio il riconoscimento di un ‘buono mobilità alternativa‘, per i residenti nelle città metropolitane e aree urbane con più di 60.000 abitanti, pari ad euro 200 per l’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita, nonché di veicoli per la mobilità personale a propulsione prevalentemente elettrica, quali segway, hoverboard e monopattini, ovvero per l’utilizzo dei servizi di mobilità condivisa a uso individuale“.
Dalle anticipazioni rilasciate in questi giorni, tra i requisiti per ottenere il bonus bicicletta (rimaniamo quindi in attesa della pubblicazione definitiva dell’agevolazione per scoprire i dettagli) troviamo:
- Residenza in una città con almeno 60000 abitanti
- L’acquisto di biciclette, anche a pedalata assistita (elettriche). L’acquisto si estenderebbe anche ai segway (i dispositivi elettrici di trasporto personale a due ruote), ai monopattini e agli hoverboard (lo scooter elettrico auto bilanciato).
- L’utilizzo anche per i servizi di car sharing presenti nelle grandi città.
Se invece che spostarti in bicicletta hai necessità di viaggiare in auto e vuoi conoscere i requisiti per poterla utilizzare, puoi leggere il nostro articolo su quante persone possono viaggiare in auto durante la fase 2.
Bonus bicicletta 2020: come richiederlo
Ancora non ci sono notizie riguardo al bonus per la mobilità alternativa ma abbiamo deciso di darti una mano. Come? Seguiremo ogni giorno l’evolversi del bonus bicicletta 2020 e pubblicheremo le modalità per richiederlo, non appena verranno emanate dal Governo.
Come fare per rimanere aggiornato? Puoi iscriverti alla newsletter qui in basso: non ti perderai i 200 euro per l’acquisto della bicicletta e rimarrai aggiornato sugli sviluppi.
Nell’attesa di conoscere i requisiti per richiedere il bonus, se abiti a Milano, ti consigliamo uno dei tanti itinerari per viaggiare in bicicletta da Milano a Trezzo sull’Adda, lungo il Naviglio della Martesana.
Come funzionerà il bonus bicicletta?
Alcuni parlando di modalità di erogazione del bonus simili a quelle previste in passato per l’acquisto di televisori compatibili con il Digitale Terrestre.
In altri termini, potrebbe essere un buono sconto da generare su di un portale dedicato e da presentare al momento dell’acquisto in negozio.
Il commerciante verrà poi rimborsato dell’intero importo direttamente dallo Stato.
Quale bicicletta comprare con il bonus? Nell’attesa che il bonus venga definito ed erogato, puoi dare un’occhiata alle biciclette in offerta e iniziare a scegliere la tua qui.
Non solo bonus per la bicicletta
Oltre all’agevolazione per l’acquisto di una bicicletta, l’intenzione del Governo è di potenziare le piste ciclabili attualmente presenti sul territorio nazionale. Si sta parlando delle piste ciclabili presenti all’interno delle città, dove non sempre chi ha intenzione di andare al lavoro in bicicletta ha la possibilità di farlo in sicurezza.
Ho vissuto tanti anni a Roma e se abiti nella periferia romana, non è molto contemplata anche solo l’idea stessa di muoverti in bicicletta per andare in centro.
Questo sia per l’assenza di piste ciclabili vere (per vere non intendo un marciapiede dipinto di rosso) sia per i collegamenti con le aree distanti dal centro, che spesso rendono l’utilizzo della bicicletta un’abitudine per pochi. A Milano devo dire è meglio, ma il confronto tra Roma e Milano, vuoi per le dimensioni, che per i servizi, non è così semplice.
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