Quando si parla di turismo medico ci si riferisce alla scelta di un trattamento medico in un paese straniero: organizzare un intervento chirurgico o un trattamento estetico in un paese diverso dal proprio. Si sceglie ad esempio un impianto di capelli, un trattamento odontoiatrico o un intervento di chirurgia estetica in alternativa alla stessa tipologia di intervento che si potrebbe avere nel proprio paese.
Negli ultimi anni sempre più italiani hanno deciso di curarsi all’estero. Secondo un recente studio dell’ASTOI (Associazione di Categoria dei Tour Operator) ogni anno più di 350.000 italiani decidono di curarsi in una struttura sanitaria all’estero. Un fenomeno che negli ultimi anni è letteralmente esploso: nel 2009 solamente 20000 persone avevano scelto la pratica di recarsi all’estero per, ad esempio, un trapianto di capelli o un intervento odontoiatrico.
Si trovano ormai offerte con pacchetti viaggio incluso, che prevedono una forma comprensiva oltre che del viaggio anche dell’alloggio e delle cure mediche motivo dello spostamento.
Perché si sceglie il turismo medico?
La possibilità di trovare uno stesso trattamento sanitario in un paese straniero, che possa garantire, a parità di prestazioni, un risparmio economico significativo, è sicuramente tra le principali motivazioni della scelta di recarsi all’estero per farsi curare. I costi delle cliniche all’estero posso infatti far risparmiare fino al 50% rispetto a quanto si spenderebbe in Italia. Le principali motivazioni sono:
- Il già citato risparmio economico. In alcuni casi è possibile risparmiare molto di più rispetto al 50% del trattamento fatto in Italia. Considerando, infatti, che oltre all’intervento in se è previsto sempre un viaggio e qualche giorno di relax nella città, avrai ottenuto un vacanza rilassante e un intervento medico ad un prezzo scontato.
- Assenza di liste di attesa. Il più delle volte è possibile acquistare un pacchetto sanitario in pochi giorni, senza dover aspettare mesi per potersi curare.
- Curarsi con un viaggio: chi decide di sottoporsi ad un intervento medico all’estero tende a vivere l’esperienza come un piccolo viaggio. Un momento per dedicarsi alla cura di sé stessi e godersi per qualche giorno il paese scelto per la propria terapia.
- Le cliniche estere parlano italiano: sono ormai super organizzate per accogliere i pazienti italiani. Offrono spesso un servizio di assistenza h24 in lingua italiana durante tutta la durata del soggiorno.
Quali sono i rischi del turismo medico?
Prima di partire per un viaggio che, oltre al soggiorno in se, preveda anche un intervento chirurgico, dovrai ovviamente fare ulteriori valutazioni. Non ti basterà leggere ed informarti sul paese di destinazione, ma dovrai fare attenzione alla struttura sanitaria e al chirurgo che hai scelto per il tuo intervento.
Informati sempre bene sulla professionalità dell’eventuale chirurgo e sulla qualità della struttura. Controlla se ha riconoscimenti internazionali, che tipo di attrezzatura utilizza e se l’intervento viene eseguito all’interno di un ospedale o in un centro chirurgico lontano. Nel caso in cui fosse necessaria un’assistenza più approfondita, è bene conoscere l’ospedale più vicino in cui si verrà eventualmente curati.
Non sottovalutare il rientro. Dipende ovviamente dalla tipologia di intervento che hai deciso di fare all’estero. Ma, oltre al viaggio e al trattamento medico, ricordati di prestare attenzione alle modalità di rientro.
Perché? Per evitare, ad esempio i coaguli di sangue dopo l’intervento e complicanze varie che potrebbero sorgere sul volo di rientro.
Valuta poi con molta attenzione l’attivazione di una copertura assicurativa e la presenza di un’assistenza in lingua inglese o italiana con cui poterti relazionare con facilità in caso di problemi o contrattempi.
Per i viaggi all’estero è sempre consigliato stipulare un’assicurazione di viaggio, per essere maggiormente tutelati in caso di problemi durante il proprio soggiorno. Abbiamo scritto per te un articolo per aiutarti nella scelta dell’assicurazione viaggio.
Le principali destinazioni del turismo medico
Il paese in cui curarsi dipende ovviamente dalla tipologia di intervento di cui si ha bisogno. Dalle cure dentali al trapianto di capelli o a interventi di chirurgia estetica, si troveranno rispettivamente tante destinazioni tra cui scegliere.
La maggior parte degli italiani che decide di recarsi all’estero per curarsi sceglie maggiormente i Paesi dell’Est, specialmente per le cure dentali e la Turchia per il trapianto di capelli.
Quali sono le principali mete scelte dagli italiani? Dipende come anticipato dalla tipologia di cura richieste. Vediamole insieme:
– Per le cure dentali, si sceglie l’Albania, la Romania, la Croazia e l’Ungheria
– Per il trapianto di capelli, vengono scelte la Polonia e la Turchia.
– Per gli interventi di chirurgia estetica, si scelgono i paesi del Sud America, il Brasile, la Thailandia e il Messico.
– Per i trattamenti di bellezza, soprattutto per i trattamenti della pelle, negli anni è diventata famosa la zona intorno al Mar Morto.
La scelta delle destinazione del viaggio sanitario dipende ovviamente dalle proprie necessità di intervento. Ribadiamo la necessità, se si è scelto questo tipo di viaggio, di valutare con molta attenzione la qualità e l’autorevolezza della struttura sanitaria che offrirà l’intervento a prezzi ridotti, oltre all’esperienza del medico che vi curerà.
Oltre a questo, a parità di prestazione, avrai poi la possibilità di scegliere la tua meta di viaggio sanitario unendo benefici medici o estetici alla bellezza dei luoghi che avrai modo di visitare prima e durante la convalescenza. Rilassarsi sul mare dei Caraibi o scoprire una nuova cultura ti aiuteranno a distrarti, rendendo una situazione generalmente non piacevole un momento che ricorderai con il sorriso sulle labbra.
Turismo sanitario al contrario. Anche l’Italia è diventata negli anni la destinazione preferita per curarsi. L’eccellenza delle cure Made in Italy ha infatti iniziato ad attirare turisti sanitari da tutto il mondo. Puoi trovare maggiori informazioni leggendo lo studio di Deloitte pubblicato sulla Stampa.
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