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L’isola d’Elba: cosa vedere, cosa fare e i piatti tipici da assaporare

Da svariati decenni, l’isola d’Elba è considerata la perla dell’Arcipelago Toscano, il quale ricomprende anche le isole minori del Giglio, di Capraia e di Giannutri. Esplorando l’Arcipelago Toscano, i turisti sono soliti fermarsi all’Elba per almeno tre giorni.

Può capitare, però, che i viaggiatori, rimasti a bocca aperta dinanzi alle bellezze elbane, decidano di trascorrere sull’isola tutto il resto della vacanza estiva. D’altro canto, non mancano le attività per riempire le giornate e i punti d’interesse da ammirare nelle calde serate.

Insieme alle sue bellezze, un’altra ragione che conduce i turisti all’Elba riguarda la cucina tradizionale elbana. Un mix di sfiziosi antipasti, di primi a base di pesce e di secondi con le verdure stufate da accompagnare con delicati vini rossi o bianchi DOC.

Se stai pensando all’Elba come alla tua prossima destinazione, puoi progettare fin da subito il viaggio e l’itinerario. Per iniziare confronta i prezzi dei traghetti per l’isola d’Elba, in modo tale da scovare quelli più convenienti e compatibili con le esigenze personali, e poi decidi quali splendide località toccare durante la tua vacanza.

Per farlo potrai usare la guida odierna sulle meraviglie dell’isola d’Elba.

Le cose da vedere sull’isola d’Elba

Generalmente, nei periodi di alta stagione, i tour alla scoperta dell’Elba hanno inizio con la visita alla Spiaggia di Sansone, a ovest di Portoferraio che costituisce il principale punto d’approdo sull’isola. La vista della Spiaggia di Sansone è da togliere il fiato, con i ciottoli bianchi che dolcemente degradano verso un fondale turchese.

Percorrendo la SP27 bis in auto o in moto, si giunge a un’altra celebre spiaggia dell’Elba: la Biodola. La peculiarità di quest’area è data dal magnifico incontro tra l’arenile chiaro e il mare cristallino. Se la si guarda con molta attenzione, la Biodola somiglia tanto a un anfiteatro naturale, essendo contornata dai rilievi di Serone delle Cime, del Capannone e di Colle Pecorara.

Superando lo stupendo golfo della Biodola, i turisti possono visitare l’incantevole borgo marittimo di Marciana Marina. Per quanto sia il comune più piccolo della Toscana, d’estate Marciana fa sempre il pieno di turisti italiani e stranieri, con il desiderio di una foto ricordo tra le celebri case color pastello a picco sul mare.

L’altro simbolo di Marciana Marina è la Torre degli Appiani che, nonostante le varie destinazioni d’uso, ha conservato perfettamente l’antica struttura cinquecentesca. Per lungo tempo, la Torre degli Appiani è stata la dimora dello scrittore Raffaello Brignetti, vincitore del Premio Strega nel 1971 con il romanzo “La spiaggia d’oro”.

Le attività da fare sull’isola d’Elba

Sull’isola d’Elba, data l’eterogeneità della costa, non poteva non esserci un lungo elenco di attività da provare. Alcune sono alla portata degli adulti e dei bambini, mentre altre richiederanno comunque una certa esperienza pregressa. Tra quelle attività entry-level si ricorda lo snorkeling nelle vicinanze della Spiaggia delle Ghiaie, dove si può ammirare da un vetro protettivo i banchi di Posidonia Oceanica e la fauna marina che pullula tra le sue lunghe foglie.

Se si vuole approfondire la storia dell’Elba prima di ritornare a casa, non c’è posto migliore del Museo Civico Archeologico di Portoferraio. Le testimonianze raccolte nel Museo Civico di Portoferraio vanno dal VII secolo a.C. al V secolo d.C., nel pieno quindi dell’età imperiale. Il filo conduttore della storia elbana è dato dallo scambio di ferro e di minerali con altri popoli, che, a loro volta, offrivano ceramiche colorate e profumi orientali.

Nel frattempo, gli esperti nel trekking e nel superamento dei tortuosi sentieri di montagna, potranno mettere alla prova le loro abilità nella salita del Monte Capanne (1019 m sul livello del mare).

Partendo dal comune di Marciana, per raggiungere la vetta del Monte Capanne, serviranno circa tre ore di camminata tra i boschi e gli arbusti tipici della macchia mediterranea. Durante la salita sul Monte Capanne, a tenere in buona compagnia ai camminatori, ci sarà la fauna autoctona composta dai daini, dai falchi pellegrini, dalle poiane e dai mufloni.

I piatti da provare sull’isola d’Elba

Dopo una giornata intensa, passata tra il mare e le montagne dell’Elba, la sera basta concedersi una passeggiata defaticante sul lungomare di Portoferraio per veder tornare subito le energie. Il lungomare del cuore dell’Elba, inoltre, offre ai turisti un’ampia scelta di ristoranti e di bistrot, dove testare la cucina dell’isola.

In genere, si comincia con le acciughe fritte e il baccalà fritto serviti come deliziosi antipasti. Poi, a seconda della netta preferenza per i primi piatti di mare o di terra, la cena può proseguire con le pappardelle ai funghi o con il Cacciucco all’elbana, ossia una zuppa di pesce capace di unire i pesci da scoglio ai molluschi e ai crostacei.

È buona abitudine, mentre si gusta il Cacciucco all’elbana in un ristorante, sorseggiare l’Elba Bianco DOC. Questo vino dell’isola, dall’aspetto giallo paglierino, presenta un sapore secco e armonico, perfetto per bilanciare i forti profumi dei primi piatti di pesce.

Tra i secondi piatti della tradizionale cucina elbana, merita sicuramente di essere ricordato il Gurguglione, uno stufato di verdure, di peperoni e di melanzane che torna indietro nei secoli, riportando alla mente di chi lo prova le fatiche dei minatori e dei contadini che lavoravano sull’isola.             

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