Mancano ormai poche settimane a una delle feste più attese dell’anno: Halloween. D’altronde, “festa” è proprio il termine giusto per indicarla. L’antica ricorrenza o celebrazione pagana ha ormai lasciato il posto a una festività estremamente sentita in tutto il mondo, le cui tinte americane hanno spinto da parte qualsiasi valenza spirituale fosse in origine sentita.
Questa volta, però, non vogliamo consigliarvi mete per un viaggio di Halloween o ripercorrere la storia della ricorrenza vedendo come si sia trasformata; stavolta vogliamo piuttosto soffermarci sull’evoluzione dei costumi di Halloween.
È impossibile pensare al 31 ottobre senza che subito la mente vada a maschere da zucca o costumi da scheletri, streghe e mostri. Da dove nasce questa componente carnevalesca? Come si è evoluta nel corso dei secoli? Rispondiamo a queste domande.
Come nasce Halloween?
Bisogna partire dalle origini della ricorrenza, quando le popolazioni celtiche festeggiavano la fine della bella stagione che, all’epoca, coincideva con la fine dell’anno.
L’arrivo dell’inverno era evento carico di valori simbolici: l’ultimo raccolto prima del freddo segnava il passaggio dalla stagione viva e calda a quella morta e fredda, un passaggio simbolicamente associato al cambio dell’anno e fungente da ponte tra il mondo dei vivi e quello dei morti.
Samhain, come era nota prima del cristianesimo, era una ricorrenza nella quale quindi i due piani, quello fisico e quello spirituale, erano più vicini che mai. È per questo motivo che cominciò a diffondersi l’uso di travestirsi usando ossa e pelle di animali, richiamando quelle divinità pagane che, in occasione della ricorrenza, erano particolarmente vicine al mondo fisico.
Le popolazioni celtiche festeggiavano la fine della bella stagione che, all’epoca, coincideva con la fine dell’anno.
Entrata in contatto con il cristianesimo, la ricorrenza cambia volto e nome. Conservando il valore spirituale e simbolico della tradizione pagana, la nuova religione vi associò la sua ricorrenza dedicata alla memoria dei defunti.
Il nome Halloween deriva infatti da All Hallows’ Eve, ossia la vigilia di Ognissanti: in questo modo il cristianesimo contribuì a conservare la celebrazione, pur superandone il valore celebrativo riguardo il cambio di stagione.
Come sono nati i costumi di Halloween
Chiaramente anche tutti i travestimenti tradizionali vennero meno: era impensabile continuare a richiamare divinità pagane, per quanto l’utilizzo di maschere tradizionali rimase in voga.
Portata negli Stati Uniti dalle grandi migrazioni scozzesi e irlandesi, la ricorrenza cominciò lentamente a trasformarsi in festività partendo proprio dai costumi.
L’originale associazione tra Halloween e la vicinanza tra i mondi fisico e spirituale venne coltivata attraverso l’introduzione di tanti simboli ancora oggi in voga e legati genericamente al soprannaturale.
Il nome Halloween deriva infatti da All Hallows’ Eve, ossia la vigilia di Ognissanti
Streghe, scheletri, mostri gotici e leggende di vario tipo sono stati ben presto associati ad Halloween, permettendo l’imporsi di un modello di festa molto più legato al consumismo che all’originale spiritualità.
Fin dai primi anni del ‘900 alcune aziende americane cominciarono a produrre e commercializzare accessori festosi in occasione di Halloween: tra questi, costumi e maschere che richiamassero le figure più legate all’orrore.
Pochi decenni dopo, a partire dagli anni ’30, alcune aziende cominciarono a commercializzare dietro apposita licenza maschere e costumi decisamente differenti rispetto a quelle spaventose: travestimenti ispirati al mondo dei primi cortometraggi prodotti da Disney.
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In tal modo costumi nuovi e provenienti dalla cultura popolare cominciarono ad affiancarsi a quelli più ispirati alle tradizioni, inaugurando un fenomeno ancora oggi in voga. Negli stessi anni iniziò a diffondersi anche l’usanza di organizzare party in maschera in occasione di Halloween, aprendo definitivamente alla trasformazione della ricorrenza in una festa in costume.
Effettivamente negli anni e decenni successivi Halloween è sempre più diventato una sorta di carnevale: alle maschere legate alla paura, piccola eredità dell’antico valore esorcizzante della ricorrenza, si sono sempre più affiancati travestimenti provenienti dalla cultura popolare.
Così può capitare che a un tavolo da poker, contesto estremamente favorevole ai travestimenti, un giocatore professionista diventi famoso per sfoggiare i migliori outfit a tema Joker, iconica nemesi fumettistica di Batman, mentre nelle feste di ogni paese i costumi più appariscenti siano quelli legati agli ultimi fenomeni provenienti dagli anime o dalle serie tv.
Oggi i costumi di Halloween si sono trasformati in qualcosa di molto più vicino ai moderni cosplay e, come l’intera ricorrenza, anch’essi hanno ormai abbandonato qualsiasi valenza spirituale fosse sentita in origine.
Eppure i travestimenti erano presenti anche allora: se fossero meglio quelli pagani o quelli moderni è una domanda alla quale si possono dare solo risposte soggettive.
Katrina
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