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Lavorare viaggiando: lavori da remoto che ti permettono di girare il mondo

Hai mai sognato di lavorare viaggiando, con il mare come sfondo del tuo ufficio e la libertà di scegliere ogni giorno una nuova città da esplorare?

Ti capisco benissimo: ci sono passato anch’io 🙂  

Dopo anni passati tra le quattro mura di un ufficio, ho deciso che era ora di cambiare aria (letteralmente!) e ho iniziato a cercare lavori per viaggiare, quelli veri, che ti permettono di guadagnarti da vivere mentre ti godi il mondo.

In questo articolo ti racconterò la mia esperienza da nomade digitale e ti darò una panoramica dettagliata dei lavori che ti permettono di viaggiare e guadagnare davvero. 

Niente sogni irrealizzabili, ma possibilità concrete che puoi iniziare a valutare oggi stesso.

Perché scegliere di viaggiare lavorando?

donna-viaggia-estero

Prima di entrare nel vivo dei lavori che fanno viaggiare, fermiamoci un attimo: perché sempre più persone vogliono viaggiare e lavorare allo stesso tempo?

Per me è stato un mix di curiosità, desiderio di libertà e… allergia alla routine. L’idea di poter decidere dove vivere ogni mese, conoscere culture nuove e non dover aspettare le ferie per viaggiare mi ha dato la motivazione giusta per cambiare tutto.

Quello che sicuramente accomuna la maggior parte dei nomadi digitali è l’esigenza di maggiore flessibilità, la possibilità di gestire in autonomia il proprio tempo,  e la libertà di poter scegliere di volta in volta dove vivere e lavorare. (Associazione Italiana Nomadi Digitali)

E credimi, non sei solo: ogni anno cresce il numero di nomadi digitali, freelance, lavoratori da remoto e professionisti del web che scelgono uno stile di vita itinerante. E la buona notizia? Tu puoi essere uno di loro.

I vantaggi (e le sfide) del lavorare viaggiando

Quando pensi a lavorare viaggiando, probabilmente ti immagini con il laptop in spiaggia, un cocktail accanto e nessun capo che ti controlla. Beh, posso dirti che in parte è davvero così! Ma come ogni stile di vita, anche questo ha i suoi alti e bassi.

Prima di buttarti in questa avventura, è importante conoscere sia gli aspetti positivi che quelli più sfidanti.

Ti racconto quelli che ho vissuto sulla mia pelle.

I vantaggi:

  • Libertà geografica
    È il cuore di tutto: puoi scegliere se lavorare da una caffetteria a Lisbona o da un bungalow in Thailandia, senza dover rendere conto a nessuno del “dove”.
  • Gestione del tempo
    In molti casi puoi decidere tu come strutturare le giornate. Lavori al mattino, ti godi il pomeriggio al mare, riprendi magari dopo cena. Sei tu a dettare il ritmo.
  • Crescita personale
    Ogni nuova destinazione ti mette alla prova, ti apre la mente e ti insegna a cavartela in situazioni inaspettate. È una scuola di vita continua.
  • Esperienze indimenticabili
    Ti ritroverai a vivere giornate che sembrano uscite da un film: colazioni in terrazza vista oceano, cene con sconosciuti che diventano amici, tramonti che ti tolgono il fiato.

Il numero dei digital nomad avrebbe raggiunto i 50 milioni di individui (Nomad Summit Thailandia)

⚠️ Le sfide (da non sottovalutare)

Certo, non è tutto rose e fiori. Ci sono alcuni ostacoli che potresti incontrare lungo il cammino, soprattutto all’inizio. Ma non spaventarti: se li conosci prima, puoi prepararti meglio.

  • Connessione internet
    Sembra banale, ma non lo è affatto. In certe zone del mondo trovare una connessione stabile è un’impresa. Avere un buon piano dati o un router portatile può salvarti.
  • Fuso orario
    Se lavori con clienti italiani e sei in Messico o in Asia, dovrai adattare i tuoi orari. Non è impossibile, ma richiede un po’ di pianificazione.
  • Solitudine
    Viaggiare da soli è stimolante, ma può diventare pesante, soprattutto nei momenti di stanchezza o nostalgia. La buona notizia? Ci sono tantissime community di nomadi digitali in giro per il mondo!
  • Disciplina
    Il vero nemico non è il Wi-Fi, ma la tentazione. Quando sei alle Maldive, concentrarsi su una call invece che su una nuotata può essere difficile… ma con una routine equilibrata, ci si riesce.

Ma con la giusta preparazione (e mentalità), queste sfide si superano tranquillamente.

I migliori lavori per viaggiare e guadagnare

Oggi esistono moltissime opportunità professionali che ti permettono di vivere con la valigia sempre pronta, senza rinunciare alla stabilità economica. E no, non parliamo di sogni irrealizzabili: alcuni possono iniziare già da domani, con competenze che magari hai già in tasca.

Vediamo ora una lista concreta dei lavori che ti permettono di viaggiare davvero, anche da subito.

LEGGI ANCHE: Cosa sono i viaggi bleisure: esempi e destinazioni

1. Freelancer digitale: libertà totale con il tuo laptop

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Questo è stato il mio punto di partenza nel mondo del lavorare viaggiando, ed è ancora oggi una delle soluzioni più flessibili e accessibili per chi vuole cominciare.

Fare il freelance significa lavorare in autonomia, senza orari fissi né capi da cui dipendere. Sei tu a scegliere i clienti, i progetti su cui investire il tuo tempo e soprattutto dove e quando lavorare. E ti assicuro: quella libertà non ha prezzo.ù

Lo sapevi? Oggi, grazie al lavoro da remoto, alla diffusione dell’inglese e a internet, diventare digital nomad è più semplice che mai. Progetti innovativi come Draper Nation stanno addirittura creando “nazioni digitali” senza confini fisici, pensate per offrire servizi e forme di identità a chi vive e lavora viaggiando.

L’idea nasce da Vikram Bharati, fondatore di DSH Ventures, che punta a supportare startup tech in un mondo più globale e senza frontiere.

Quali sono i lavori più richiesti in ambito freelance?

Ecco alcuni esempi concreti di lavori che ti permettono di viaggiare e iniziare anche da casa, con un semplice portatile e una connessione internet:

  • Copywriter e blogger (esatto, proprio come me!): scrivi testi per siti web, articoli, landing page o contenuti per i social. Se ti piace scrivere, è il momento di valorizzare quella passione.
  • Traduttore: se conosci bene una o più lingue straniere, puoi offrire traduzioni di testi tecnici, creativi o commerciali.
  • Grafico: loghi, volantini, layout per web o social… la creatività non ha confini, e nemmeno il tuo ufficio!
  • Social media manager: gestisci profili Instagram, Facebook, LinkedIn o TikTok per aziende o personal brand. Se ti piace il mondo dei social, è un ottimo punto di partenza.
  • Web designer o developer: costruire siti web o applicazioni è tra le competenze più richieste del momento. Se hai skill in questo ambito, il mondo è davvero il tuo playground.

Come diventare freelance, nella pratica?

Se vuoi intraprendere questa strada, ecco qualche consiglio utile per partire con il piede giusto:

  1. Scegli una specializzazione: meglio partire con un servizio ben definito piuttosto che offrire “un po’ di tutto”. Ad esempio, “scrittura SEO per blog di viaggi” è molto più efficace di “scrivo testi”.
  2. Crea un portfolio: anche se non hai clienti all’inizio, inventa progetti personali o proponiti a piccoli business locali in cambio di recensioni. Avere esempi del tuo lavoro è fondamentale.
  3. Trova i primi clienti su piattaforme affidabili. Ecco alcune tra le più usate:
    • Fiverr: ideale per offrire servizi specifici e veloci (come loghi, articoli, traduzioni).
    • Upwork: una delle piattaforme freelance più grandi al mondo, adatta per progetti anche di lunga durata.
    • Freelancer.com: puoi partecipare a gare per ottenere incarichi, molto utile per farsi le ossa.
    • PeoplePerHour: perfetto se ti specializzi in lavori creativi e digitali.
    • Toptal: se hai competenze molto avanzate (soprattutto in sviluppo software o design), qui puoi trovare clienti top.
  4. Organizza bene il tuo tempo: l’autonomia è fantastica, ma senza organizzazione rischi di procrastinare. Usa tool come Trello, Notion o ClickUp per pianificare il lavoro.
  5. Fattura e metti in regola la tua attività: informati su come aprire una partita IVA o una posizione fiscale adatta al lavoro da remoto nel tuo paese (in Italia esistono regimi agevolati per freelance).

Il bello? Non hai bisogno di un grande investimento iniziale: bastano le tue competenze, tanta voglia di imparare e un po’ di spirito d’iniziativa. È sicuramente uno dei lavori che permettono di viaggiare più flessibili e attivabili fin da subito, anche mentre prepari lo zaino per la tua prossima meta.

E credimi: non c’è niente di più gratificante che inviare una consegna a un cliente mentre fuori dalla finestra vedi le palme muoversi al vento.

2. Lavorare da remoto per aziende: libertà con stabilità

remote working

Se l’idea di lanciarti come freelance ti entusiasma ma ti spaventa un po’ la mancanza di sicurezza economica, il lavoro da remoto con contratto aziendale potrebbe essere la soluzione perfetta per te. Sempre più imprese – anche italiane – stanno abbracciando la modalità full remote, offrendo ruoli stabili che puoi svolgere ovunque ti trovi, senza dover timbrare il cartellino.

In pratica, hai tutti i vantaggi di un impiego tradizionale (stipendio fisso, benefit, team con cui confrontarti), ma con la possibilità di viaggiare lavorando e scegliere la tua base operativa nel mondo.

LEGGI ANCHE: Lavorare per Google? Diventa Trekker ed esplora il mondo!

Quali sono le figure più richieste nel lavoro remoto?

Le aziende digitali, startup e realtà internazionali cercano costantemente professionisti in vari ambiti, tra cui:

  • Customer service online: assistenza clienti via chat, email o telefono, spesso in più lingue.
  • Project manager: gestione e coordinamento di progetti a distanza, usando strumenti come Asana o Jira.
  • Esperti SEO / SEM: analisi di posizionamento sui motori di ricerca, campagne Google Ads, ottimizzazione contenuti.
  • Sviluppatori software e ingegneri informatici: backend, frontend, full stack… se sai programmare, le possibilità sono infinite.

Come trovare un lavoro remoto con un’azienda?

Ecco alcuni strumenti e portali che ti consiglio di esplorare:

  • We Work Remotely: una delle piattaforme più note per offerte di lavoro 100% da remoto.
  • Remote OK: aggiornato quotidianamente con posizioni in ambito tech, marketing e design.
  • WellFound: ideale per candidarsi in startup internazionali che offrono ruoli flessibili.
  • LinkedIn: imposta il filtro “remoto” nelle ricerche e attiva le notifiche sulle offerte.
  • FlexJobs: ottimo per trovare ruoli remoti anche in aziende tradizionali o grandi multinazionali.

Molti dei miei amici lavorano proprio così: con un contratto stabile e la libertà di cambiare città ogni mese. Vivono a Barcellona, Bali, Città del Messico… e tutto ciò senza rinunciare a uno stipendio regolare, ferie pagate e contributi versati.

Se sogni di lavorare viaggiando ma non vuoi rischiare tutto in un colpo solo, questa è una strada solida e sempre più diffusa. Un perfetto equilibrio tra libertà e tranquillità economica.

3. Content creator e influencer

uomo fa selfie con scimmia

Sì, fare il content creator o l’influencer è un lavoro vero. E richiede più impegno, strategia e pazienza di quanto si pensi. Ma se ti piace condividere la tua vita in viaggio, raccontare storie, scattare belle foto o girare video creativi, potresti trasformare questa passione in una professione che ti permette di viaggiare e lavorare ovunque nel mondo.

Stando ai dati del rapporto I-Com , in Italia si contano circa 82 influencer ogni 100.000 persone, per un totale di 37.700 content creator attivi. Questo posiziona il nostro Paese sul podio europeo, al terzo posto dietro solamente a Spagna e Regno Unito, e davanti a tutte le altre nazioni dell’Unione.

Non si tratta solo di selfie in spiaggia: è un lavoro che combina contenuto di valore, narrazione autentica e una forte componente tecnica (foto, video, scrittura, editing, marketing). Ma la buona notizia è che puoi iniziare da zero, con quello che hai a disposizione.

Da dove iniziare se vuoi diventare creator?

  1. Scegli il tuo canale principale
    Parti da una piattaforma che ti rispecchia:
    • Se ami scrivere, apri un blog (puoi usare WordPress, Wix o Ghost).
    • Se ti piace parlare davanti alla camera, lanciati su YouTube o TikTok.
    • Se il tuo forte sono le foto, punta su Instagram o Pinterest.
  2. Trova la tua nicchia
    Non serve essere “famosi” per guadagnare. L’importante è creare contenuti utili o ispirazionali per un pubblico specifico: viaggi low-cost per studenti, lavorare da remoto in Asia ecc.
  3. Cura i contenuti
    Investi in uno smartphone di buona qualità o una fotocamera mirrorless leggera (come la Sony ZV-E10 o Canon M50), impara le basi del montaggio con tool semplici come CapCut, Canva, InShot o Premiere Rush, e impara a scrivere caption coinvolgenti.
  4. Sii costante e autentico
    Il pubblico (e gli algoritmi) amano chi pubblica in modo regolare e coerente. Programma i tuoi contenuti, sperimenta, raccontati senza filtri. Le collaborazioni arrivano nel tempo, ma la fiducia si costruisce post dopo post.

Come si guadagna davvero facendo il creator?

Spesso si pensa che solo chi ha milioni di follower possa guadagnare. In realtà, anche con 5.000–10.000 follower altamente ingaggiati puoi iniziare a monetizzare in modo concreto. Ecco alcune fonti di guadagno:

  • Collaborazioni con brand (turismo, abbigliamento, attrezzatura da viaggio)
  • Affiliazioni (ad esempio con Booking, Amazon, GetYourGuide…)
  • Contenuti sponsorizzati
  • Vendita di infoprodotti (guide, eBook, corsi)
  • Donazioni e abbonamenti (tramite Patreon, Ko-fi o YouTube Membership)

Dove trovare opportunità concrete?

Ci sono anche piattaforme che mettono in contatto brand e creator. Alcune che ti consiglio:

  • Influencity. Una delle piattaforme più avanzate per la gestione di campagne influencer. È usata da agenzie e brand per trovare creator in base a dati specifici, come nicchia, engagement e target. Puoi registrarti e creare un profilo per farti notare.
  • Heepsy. Heepsy è ideale per micro e nano influencer. Permette di cercare collaborazioni in base al numero di follower, settore e località. Anche se molte funzioni sono riservate alle aziende, avere un profilo aggiornato aumenta le possibilità di essere contattati.
  • Collabor8. Una piattaforma pensata proprio per semplificare l’incontro tra brand e influencer. Una volta creato il profilo, puoi candidarti a campagne in modo diretto, con una comunicazione chiara tra le parti. È molto usata anche per baratti (prodotto in cambio di visibilità).
  • TRIBE. Perfetta se hai già un buon profilo Instagram o TikTok. Qui i brand pubblicano le campagne e tu puoi inviare una proposta creativa. Se viene approvata, ricevi il prodotto e un compenso per creare il contenuto. Molto utile per chi ha già esperienza nel content marketing.
  • Upfluence. Upfluence è una delle piattaforme più strutturate, pensata soprattutto per collaborazioni professionali e a lungo termine. Puoi essere scoperto dai brand tramite algoritmo, quindi è importante curare bene il tuo profilo e le statistiche.

Se vuoi partire in modo semplice, puoi anche iniziare a proporre scambi di collaborazione a piccoli hotel, ostelli, tour operator o brand locali quando viaggi. Molti sono aperti a offrire soggiorni o esperienze gratuite in cambio di visibilità ben fatta.

Essere un content creator in viaggio è affascinante, sì, ma anche impegnativo: ti richiede costanza, pianificazione e una buona dose di creatività. Ma se ti appassiona raccontare il mondo attraverso i tuoi occhi, questo può diventare uno dei lavori in cui si viaggia più stimolanti in assoluto.

E non serve aspettare il “momento giusto”. Il momento giusto è oggi, con uno smartphone, un’idea chiara e tanta voglia di raccontare.

4. Insegnare lingue (online o all’estero)

irlanda del nord

Se ti piace comunicare, hai pazienza e un buon livello di conoscenza linguistica, insegnare lingue è uno dei lavori più accessibili e soddisfacenti per iniziare a viaggiare lavorando.

Con l’italiano puoi già proporti per lezioni private, ma se conosci bene l’inglese o un’altra lingua molto richiesta, come lo spagnolo, il francese o il tedesco, le opportunità si moltiplicano – sia online che in presenza.

È un tipo di lavoro che ti permette non solo di guadagnare mentre viaggi, ma anche di entrare in contatto con culture diverse e sentirti davvero utile, aiutando gli altri a migliorare le loro competenze linguistiche.

Insegnare lingue online: libertà totale da ogni parte del mondo

Negli ultimi anni, l’insegnamento online è esploso: studenti da tutto il mondo cercano tutor per migliorare la conversazione, la grammatica o prepararsi a esami internazionali.

Puoi insegnare da un ostello a Città del Capo, una caffetteria a Chiang Mai o dalla tua casa al mare: basta un laptop, cuffie e una connessione stabile.

Ecco alcune delle migliori piattaforme per iniziare:

  • Preply: puoi insegnare l’italiano o altre lingue, stabilire le tue tariffe orarie e costruire la tua clientela nel tempo.
  • iTalki: ottima per tutor madrelingua, ti permette di offrire lezioni di conversazione o pacchetti personalizzati.
  • Cambly: perfetta per chi vuole insegnare inglese in modo flessibile, anche senza una certificazione (serve però un buon accento e un’ottima fluidità).
  • AmazingTalker: simile a Preply, con focus su lingue, ma anche su materie scolastiche.
  • Verbling: più selettiva, ideale se hai già esperienza o certificazioni.

Consiglio pratico: crea un video di presentazione autentico, sorridente e chiaro. È spesso ciò che fa la differenza nel farti scegliere dagli studenti.

Insegnare all’estero: un’esperienza immersiva e umana

Se ti piacerebbe vivere in un altro paese per un periodo e insegnare in presenza, ci sono programmi specifici che ti aiutano a trovare una scuola o un progetto educativo, spesso con vitto, alloggio e uno stipendio garantiti.

Le destinazioni più popolari? Asia (Thailandia, Vietnam, Corea del Sud, Giappone) e Sud America (Colombia, Perù, Argentina), ma anche paesi africani come Marocco o Kenya offrono esperienze forti e arricchenti.

Ecco dove cercare programmi seri e affidabili:

  • Teach Away: offre posizioni in scuole pubbliche e private in tutto il mondo.
  • GoOverseas: portale ricco di opportunità per insegnare e fare volontariato educativo in decine di paesi.
  • JET Programme: programma giapponese ufficiale per insegnare inglese nelle scuole, molto apprezzato.
  • CIEE: organizzazione americana che propone esperienze in Asia, Europa e America Latina con supporto completo.
  • Teach English Abroad (TEFL.org): sito utile per ottenere certificazioni e trovare opportunità professionali dopo il corso.

Serve una certificazione?

Per l’insegnamento online spesso non è obbligatoria, ma una certificazione TEFL (Teaching English as a Foreign Language) o simili può aprirti molte più porte, aumentare la tua credibilità e darti accesso a ruoli meglio retribuiti, sia online che all’estero.

Dove ottenerla? Puoi ottenere la certificazione TEFL attraverso piattaforme affidabili come TEFL.org, International TEFL Academy e Premier TEFL, tutte riconosciute a livello internazionale e accessibili anche online.

Molti corsi si possono seguire interamente online, anche in 4–6 settimane.

Perché sceglierlo?

Insegnare è perfetto se ti chiedi che lavoro fare per viaggiare con uno scopo più umano e sociale. Ti permette di stabilire legami profondi, vivere la cultura da dentro e contribuire in modo concreto alla crescita degli altri.

E allo stesso tempo, puoi costruirti un reddito costante che ti segue in ogni tappa del tuo viaggio.

È una strada che consiglio a chi ha pazienza, empatia e voglia di mettersi in gioco. E che può davvero cambiare non solo la tua vita, ma anche quella di chi ti incontra lungo il cammino.

5. Fotografo o videomaker di viaggi

fotografo al tramonto

Se hai occhio per l’inquadratura giusta, una passione per la luce naturale e ami raccontare storie visive, la fotografia e il videomaking possono diventare uno dei lavori che ti permettono di viaggiare con stile… e spesso con tutto pagato.

Non serve per forza essere “nati fotografi” o avere attrezzature da 5.000 euro. Molti iniziano con una reflex di fascia media o anche solo uno smartphone evoluto, e tanta voglia di imparare sul campo. Il segreto? Trovare un proprio stile, raccontare emozioni e saperle trasformare in immagini che parlano.

Come iniziare (davvero) a lavorare con la fotografia in viaggio?

Ecco una mini guida pratica per trasformare la tua passione in un’attività professionale:

  1. Specializzati in una nicchia
    Non basta scattare belle foto: serve capire per chi stai fotografando. Le nicchie che funzionano di più nel settore travel sono:
    • Reportage di viaggio e turismo responsabile
    • Fotografia di hotel, resort e alloggi Airbnb
    • Matrimoni in location esotiche
    • Lifestyle in viaggio (brand di moda, outdoor, wellness)
    • Avventure outdoor e sportivi (surf, trekking, diving…)
  2. Cura un portfolio online
    Crea un sito vetrina con i tuoi lavori migliori. Per mostrare i tuoi lavori migliori, puoi creare un sito vetrina utilizzando piattaforme come Squarespace, SmugMug, Format o Adobe Portfolio (incluso in Creative Cloud). Oppure, crea un profilo professionale su Instagram o Behance, mantenendolo coerente nello stile.
  3. Contatta strutture e brand
    Manda proposte personalizzate a hotel, tour operator o brand locali in cambio di shooting professionali. Offriti di creare contenuti foto + video per le loro pagine social o siti. In molti casi, otterrai almeno soggiorno gratuito, spesso anche un compenso economico.

Dove vendere le tue foto o video di viaggio?

Se vuoi monetizzare il tuo archivio visivo anche passivamente, ecco i migliori siti per vendere foto e video:

Per foto:
  • Shutterstock: uno dei portali più grandi. Puoi caricare migliaia di immagini e guadagnare per ogni download.
  • Adobe Stock: ottimo se già usi Lightroom o Photoshop, integrazione perfetta.
  • Alamy: offre una delle commissioni più alte sul mercato.
  • EyeEm: combina stock e concorsi per fotografi emergenti.
  • 500px: molto orientato alla qualità artistica.
Per video:
  • Pond5: perfetto per vendere videoclip di viaggio, droni, slow motion.
  • Artgrid: richiede selezione, ma è molto remunerativo.
  • Shutterstock Video: stesso principio delle foto, ma orientato a stock footage.

Consiglio pratico: scegli con cura i tag e le descrizioni. Le vendite arrivano grazie alla SEO interna di queste piattaforme. E carica regolarmente: più contenuti hai, più possibilità hai di guadagnare.

Quanto si può guadagnare?

All’inizio non tantissimo, ma con costanza puoi creare un reddito passivo interessante. Alcuni fotografi riescono a guadagnare anche 500–1000€ al mese solo con lo stock, mentre altri integrano con lavori su commissione o pacchetti per hotel e agenzie turistiche.

E non dimenticare i matrimoni all’estero: ho conosciuto fotografi che volano in Grecia, Islanda o Bali per scattare cerimonie da sogno, con tutto spesato e parcelle importanti.

Cosa ti serve per partire?

Una mirrorless o reflex leggera (es. Canon EOS R, Sony A7C, Fujifilm X-T5). Un drone (DJI Mini 3 è una scelta top per viaggiatori), un software per editing: Lightroom per le foto, Premiere Pro o DaVinci Resolve per i video. Inoltre ti servirà un hard disk portatile affidabile (tipo Lacie Rugged o SSD Samsung T7) e naturalmente… una buona connessione internet per caricare tutto!

Se ami immortalare luoghi, persone e atmosfere, questo è uno dei lavori che fanno viaggiare più creativi e ricchi di opportunità.

Certo, richiede tempo per farsi conoscere e trovare il proprio mercato, ma può aprirti le porte di esperienze indimenticabili e clienti in ogni angolo del mondo.

E ogni scatto che fai oggi potrebbe diventare un guadagno domani.

6. Lavorare su navi da crociera o yacht

nave da crocera

Se cerchi un lavoro dinamico, dove ogni giorno può iniziare in un porto diverso o in una spiaggia lontana, allora questa è una delle opzioni più concrete per viaggiare e guadagnare subito.

Magari sarà pure una strada più “vecchia scuola”, ma funziona ancora benissimo, soprattutto se hai energia, spirito di adattamento e voglia di stare a contatto con le persone.

Che tipo di ruoli puoi svolgere?

Le possibilità sono tantissime, sia sulle navi da crociera che nei resort o nei villaggi turistici. Alcuni dei ruoli più richiesti includono:

  • Camerieri e baristi
  • Receptionist (soprattutto se parli più lingue)
  • Animatori turistici (baby club, sport, spettacoli serali)
  • Istruttori sportivi (yoga, fitness, windsurf, diving)
  • Estetisti e massaggiatori
  • Fotografi e videomaker di bordo
  • Tecnici audio/luci e intrattenimento
  • Personale cucina e sala
  • Guida escursionistica o accompagnatore turistico

Molti di questi ruoli non richiedono una laurea, ma solo esperienza pratica e un buon atteggiamento verso il lavoro in team e il contatto umano.

Perché scegliere questo tipo di lavoro?

Vitto e alloggio inclusi: la spesa è praticamente zero, e riesci a risparmiare buona parte dello stipendio.
Stipendio fisso: varia in base al ruolo, ma si parte spesso dai 1000–1200€ netti al mese, fino a cifre più alte per ruoli qualificati.
Esperienza intensa e internazionale: conosci colleghi da tutto il mondo, migliori le lingue, impari a lavorare sotto pressione.
Ogni settimana un nuovo luogo da scoprire: Caraibi, Mediterraneo, Asia… sei in viaggio anche quando stai lavorando.

Dove trovare offerte concrete?

Ecco alcuni portali e agenzie affidabili dove puoi candidarti:

🛳️ Per lavoro su navi da crociera:
  • Crew Center: elenca offerte di lavoro per compagnie come MSC, Royal Caribbean, Carnival, Costa.
  • All Cruise Jobs: una delle piattaforme più grandi per chi cerca impiego sulle navi.
  • Indeed: basta cercare “cruise ship” o “nave da crociera” + il tuo ruolo preferito.
  • Costa Crociere Careers: il sito ufficiale per le assunzioni di Costa.
  • MSC Careers: per lavorare con la compagnia svizzera.
🏝️ Per villaggi turistici e resort:
  • Club Med Jobs: il celebre gruppo francese con resort in tutto il mondo.
  • Job in Tourism: ottimo per trovare opportunità in hotel e strutture di alto livello, anche all’estero.

Dove iniziare?

Se è la tua prima esperienza in questo settore, ti consiglio di iniziare con destinazioni vicine e ben organizzate, come i villaggi turistici in Italia o nel Mediterraneo, dove il flusso di turisti è costante e l’ambiente lavorativo generalmente più strutturato.

Le mete ideali per iniziare includono la Grecia, con isole come Creta, Rodi e Santorini, o la Spagna, in particolare le Baleari (Ibiza, Formentera e Maiorca), che offrono numerose opportunità stagionali.

Anche località come Sharm El Sheikh e Marsa Alam in Egitto sono molto gettonate, così come Croazia, Tunisia e Turchia, dove la richiesta di personale turistico è alta durante l’estate.

Se conosci bene l’inglese e ti senti pronto per un’esperienza più lontana, puoi anche valutare mete come le Maldive o Zanzibar, dove molte strutture internazionali cercano staff giovane e dinamico per lavorare in contesti paradisiaci.

Dopo una stagione, avrai acquisito competenze, sicurezza e magari anche contatti per accedere a compagnie di crociere internazionali.

Consigli pratici per candidarti:

  • Prepara un CV in inglese, con focus sull’esperienza in ambito turistico o con il pubblico.
  • Aggiungi una foto professionale e, se ti candidi come animatore, un breve video di presentazione.
  • Ottieni una STCW Basic Safety Training (necessaria per lavorare sulle navi): è un corso di pochi giorni, riconosciuto a livello internazionale.
  • Tieni pronto il passaporto e disponibilità per viaggiare anche per 6 mesi di fila.

Lavorare su una nave o in un resort è faticoso, certo, ma anche incredibilmente stimolante. Impari, cresci, viaggi mentre guadagni, e ti porti a casa non solo soldi, ma anche amici da ogni parte del mondo e ricordi che ti rimarranno per sempre.

Un consiglio? Se vuoi iniziare a lavorare viaggiando in modo concreto e immediato, questa è una delle strade più rapide per partire davvero.

7. Travel nurse o medico itinerante

dottore in viaggio

Se hai una formazione sanitaria – che sia da infermiere, medico, fisioterapista o ostetrica – esiste una strada forse meno conosciuta, ma estremamente concreta e gratificante per lavorare viaggiando: quella delle missioni, contratti temporanei e incarichi internazionali.

In molte nazioni, la richiesta di personale sanitario è alta e spesso mancano figure qualificate per coprire tutte le necessità, soprattutto nelle aree rurali o nei contesti emergenziali. Questo crea un’opportunità per chi ha competenze specifiche e desidera dare un contributo concreto mentre scopre il mondo.

LEGGI ANCHE: Cos’è e come funziona l’House Sitting

Dove è più richiesta questa figura?

Paesi come Australia, Regno Unito, Canada e Stati Uniti offrono contratti temporanei ben retribuiti a professionisti sanitari con titoli riconosciuti. In particolare, la figura del “travel nurse” (infermiera/o itinerante) è molto diffusa in America e permette di lavorare in diverse strutture, con alloggio e spese coperte.

Anche alcune organizzazioni internazionali operano in zone meno accessibili del mondo e assumono medici, infermieri o tecnici per progetti umanitari o sanitari di breve e medio termine.

Come funziona, nella pratica?

Generalmente si tratta di contratti da 2 a 12 mesi, durante i quali vieni assegnato a una struttura ospedaliera o a un progetto sul campo. Oltre allo stipendio, vengono spesso forniti alloggio, spese di viaggio e assicurazione sanitaria, rendendo l’esperienza sostenibile anche economicamente.

È una delle poche professioni dove puoi lavorare viaggiando con un forte impatto umano: non solo esplori nuove culture e contesti, ma contribuisci davvero al benessere delle persone che incontri.

Dove cercare opportunità?

Ecco alcuni enti e portali affidabili dove puoi iniziare a orientarti:

  • Doctors Without Borders / Medici Senza Frontiere: cercano medici, infermieri, ostetriche e tecnici con esperienza per missioni in tutto il mondo.
  • NHS Jobs (UK): il portale ufficiale per lavorare nel sistema sanitario britannico.
  • Healthcare Australia: agenzia che propone contratti flessibili e temporanei per infermieri e operatori in tutta l’Australia.
  • TravelNursing.org: per chi vuole lavorare come infermiere negli USA, spesso con benefit molto interessanti.
  • Work the World: per tirocini o esperienze internazionali rivolte anche a studenti e neolaureati in medicina e professioni sanitarie.

Qualche consiglio utile:

  • Verifica la validità del tuo titolo nel paese dove vuoi lavorare. Potrebbe essere necessario ottenere un riconoscimento ufficiale o superare un esame.
  • Migliora il tuo inglese medico: in molti paesi è richiesto un buon livello, certificato magari da un test come l’OET (Occupational English Test).
  • Prepara documenti e referenze: molti programmi richiedono CV dettagliato, certificati di formazione, esperienze e vaccinazioni aggiornate.

Questo tipo di lavoro non è per tutti, ma se cerchi un’esperienza intensa, utile e profondamente trasformativa, è tra i lavori che ti permettono di viaggiare e guadagnare con uno scopo importante.

E mentre curi, impari. Mentre aiuti, scopri. Mentre lavori, vivi il mondo in un modo che pochi altri possono davvero raccontare.

8. Guida turistica o tour leader

guida turistica

Se sei una persona socievole, ami raccontare storie e ti entusiasma l’idea di condividere con altri le meraviglie di un luogo, fare la guida turistica o il tour leader potrebbe essere la strada perfetta per te.

È uno di quei lavori che ti permette di viaggiare e guadagnare mentre accompagni gruppi alla scoperta di nuove culture, città e paesaggi.

Ho conosciuto guide italiane in Cambogia, in Perù, in Islanda… persone che, partite con la passione per un luogo, ne hanno fatto una professione. Viaggiano continuamente, conoscono a fondo le destinazioni in cui lavorano e riescono a trasmettere entusiasmo ad ogni gruppo che accompagnano. E il bello è che, mentre gli altri sono in vacanza, loro stanno lavorando… ma con il sorriso.

Come iniziare?

Puoi specializzarti in una destinazione che conosci molto bene (magari dove hai vissuto o studiato), oppure candidarti presso tour operator che cercano accompagnatori turistici per viaggi organizzati in giro per il mondo.

In molti casi non serve una formazione universitaria specifica, ma servono capacità comunicative, organizzazione e conoscenza delle lingue.

Dove trovare opportunità?

Se ti interessa iniziare come tour leader o guida, dai un’occhiata a:

  • Agenzie come G Adventures, Viaggi Avventure nel Mondo, Holiway Travel o Club Avventure.
  • Portali come Job in Tourism o Turijobs.
  • Anche molte agenzie locali in Asia, America Latina o Nord Europa cercano guide italiane per gruppi incoming.

Un lavoro, mille storie

Essere guida non è solo spiegare cosa vedere. È creare connessioni, gestire imprevisti, saper adattare ogni racconto al pubblico che hai davanti. E soprattutto è vivere in viaggio, ma con uno scopo: far vivere esperienze autentiche agli altri.

Se ti piace l’idea di essere il ponte tra una cultura e chi la visita, questo è sicuramente uno dei lavori che fanno viaggiare più coinvolgenti e ricchi dal punto di vista umano.

9. Nomade digitale con business proprio

self business

Se dentro di te batte un cuore da imprenditore, costruirti un business online da remoto è probabilmente la strada più ambiziosa — ma anche quella che ti dà la massima libertà.

Non sei più solo un freelance che lavora per altri, ma crei qualcosa di tuo, che può crescere anche mentre dormi… o mentre sorseggi un caffè vista oceano.

Certo, non è un percorso immediato, ne facile: servono visione, pazienza e la voglia di mettersi in gioco. Ma se ci credi davvero, le possibilità sono infinite.

Che tipo di business puoi creare da nomade digitale?

Le possibilità per avviare un business da remoto sono davvero tante, ma quelle più adatte a chi vuole viaggiare in modo sostenibile e scalabile includono attività come l’e-commerce, magari in dropshipping o con la vendita di prodotti digitali, la creazione di corsi online o community in abbonamento, l’apertura di una piccola agenzia digitale specializzata in servizi come social media, SEO o branding, oppure il marketing di affiliazione e i blog monetizzati.

Anche offrire consulenze professionali da remoto, in base alle proprie competenze, può essere un’ottima strada per lavorare ovunque nel mondo.

Non devi fare tutto insieme: l’importante è iniziare da ciò che sai fare meglio e costruire da lì, passo dopo passo.

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Da dove partire se vuoi costruire il tuo business remoto?

Mettere in piedi un business online che ti permetta di viaggiare richiede tempo, visione e costanza, ma non è così complicato come sembra.

La chiave è iniziare con piccoli passi, testare, imparare e adattarsi lungo il percorso. Ecco alcune mosse fondamentali per partire con il piede giusto:

Identifica un’idea chiara e verifica se esiste un pubblico interessato. Meglio partire da un bisogno reale che da una semplice intuizione.

Apri un blog o un sito con WordPress, Wix o Shopify, in base a cosa vuoi offrire (servizi, contenuti o prodotti).

Studia marketing digitale, SEO, copywriting e funnel: ci sono tantissimi corsi gratuiti e accessibili su piattaforme come HubSpot, Google o Coursera.

Costruisci una community attorno al tuo progetto. Che sia su Instagram, YouTube o tramite una newsletter, scegli il canale che ti rispecchia di più e inizia a creare contenuti con costanza.

Automatizza e delega appena possibile: usare tool smart o collaborare con altri ti permetterà di crescere senza essere sempre incollato allo schermo — e di goderti anche il viaggio.

È uno dei lavori che ti permettono di viaggiare e guadagnare con più soddisfazione a lungo termine. Ma non esiste una formula magica: devi sperimentare, sbagliare, rialzarti e continuare a imparare.

La parte migliore? Ogni traguardo sarà davvero tuo. E ogni tappa del tuo viaggio, una parte della tua storia.

10. Lavorare come ragazza/o alla pari

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Se hai tra i 18 e i 30 anni, ami stare con i bambini, sei una persona responsabile e ti piace entrare in contatto con realtà diverse, c’è un’opzione perfetta per iniziare a viaggiare lavorando in modo semplice e sicuro: fare l’au pair.

Questa esperienza di scambio culturale ti permette di vivere presso una famiglia ospitante in un altro paese, prendendoti cura dei figli e dando magari una mano in casa, in cambio di vitto, alloggio gratuito e una piccola somma settimanale. È una formula molto apprezzata perché unisce lavoro, apprendimento e immersione culturale.

Fare l’au pair non è solo un modo per risparmiare: ti consente di migliorare la lingua locale, vivere la quotidianità di un’altra cultura dall’interno e creare relazioni che spesso durano nel tempo. È un’esperienza autentica, profonda, che ti cambia — anche se all’inizio può sembrare solo un modo per partire con pochi soldi in tasca.

Dove cercare famiglie ospitanti?

Ci sono diversi portali affidabili per trovare la famiglia giusta. I più usati sono AuPairWorld e AuPair.com, dove puoi creare un profilo personale, descrivere le tue preferenze e contattare direttamente le famiglie. Altre opzioni, più strutturate, come Cultural Care Au Pair, offrono supporto continuo e ti aiutano anche con le pratiche burocratiche, utili soprattutto se punti a destinazioni come gli Stati Uniti.

Qualche consiglio pratico prima di partire

Quando individui una possibile famiglia ospitante, prenditi il tempo per conoscerla: organizza una videochiamata, chiedi dettagli sulla routine quotidiana, sugli orari, sul numero di bambini e sugli spazi personali che avrai a disposizione. Essere chiari fin da subito evita incomprensioni e rende l’esperienza più serena per tutti.

Verifica anche se il paese richiede un visto specifico per lavorare come au pair, e informati sulla copertura sanitaria. Alcuni portali offrono già assicurazioni dedicate, oppure puoi organizzarne una indipendentemente.

Fare l’au pair è molto più che un lavoretto temporaneo: è un modo per vivere davvero un luogo, imparare una lingua sul campo, e scoprire cosa vuol dire sentirsi “a casa” dall’altra parte del mondo. Per molti è il primo passo verso una vita da viaggiatore consapevole. Magari anche per te sarà così.

Come iniziare a lavorare viaggiando

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Ora che hai scoperto tutti i lavori che ti permettono di viaggiare, probabilmente ti starai chiedendo: “Ok, ma da dove comincio? Come si passa dal sogno alla realtà?”

Te lo dico per esperienza: non serve mollare tutto dall’oggi al domani. Serve invece un piano semplice, concreto e soprattutto fattibile.

Ecco qualche consiglio pratico per diventare nomade digitale che può fare la differenza se vuoi partire con il piede giusto.

1. Sviluppa una competenza che puoi offrire online

Scrittura, grafica, social media, programmazione, montaggio video… le competenze digitali oggi sono la chiave per lavorare ovunque. Non serve essere esperti subito: basta iniziare, studiare, fare pratica e migliorarsi un po’ ogni giorno. Ci sono tantissimi corsi gratuiti su piattaforme come Coursera, Udemy, LinkedIn Learning o anche YouTube.

2. Costruisci un piccolo portfolio

Anche se non hai ancora clienti, puoi creare progetti personali o collaborare gratuitamente con amici, piccole realtà o associazioni. L’importante è avere qualcosa da mostrare. Un blog, un sito o un profilo su Behance o Dribbble (se fai grafica) possono già fare la differenza.

3. Inizia a cercare le prime opportunità online

Anche se parti da zero, oggi è assolutamente possibile trovare lavori da remoto e iniziare a costruirti una carriera flessibile. Esistono diverse piattaforme pensate proprio per chi vuole muovere i primi passi nel mondo del lavoro online: Upwork è perfetta per freelance di ogni tipo, dai grafici ai copywriter, passando per traduttori, sviluppatori e assistenti virtuali.

Se invece ti interessano posizioni più strutturate all’interno di aziende remote, We Work Remotely e Remote OK offrono ogni giorno nuove opportunità in ambito digitale, marketing, tech e customer service. Per chi vuole cominciare con piccoli progetti e farsi conoscere gradualmente, Fiverr è una soluzione pratica e accessibile, ideale per vendere servizi specifici e iniziare a costruire un primo giro di clienti.

4. Parti per gradi

Non devi andare subito dall’altra parte del mondo. Inizia magari da qualche mese in una città europea economica, come Porto, Sofia o Cracovia. Testa il tuo stile di vita, sperimenta la routine da nomade digitale e vedi come ti trovi. Così sarà più facile capire se fa per te.

5. Organizzati (sul serio)

Il rischio più grande non è perdere un volo, ma perdere il controllo di spese, scadenze e progetti. Io mi trovo benissimo con:

  • Notion per organizzare lavoro, idee e viaggi
  • Trello o ClickUp per la gestione dei progetti
  • Un foglio Excel o app tipo YNAB per monitorare le spese mensili

6. Scegli destinazioni amiche dei nomadi digitali

Alcuni luoghi sono diventati veri hub per chi lavora in viaggio. Hanno Wi-Fi veloce, costi contenuti, comunità attive e spazi di coworking. Le mie preferite?

  • Bali (Indonesia)
  • Lisbona (Portogallo)
  • Chiang Mai (Thailandia)
  • Città del Messico o Medellín (America Latina)

Troverai altri come te, eventi, reti di supporto e spesso anche ispirazione per nuovi progetti.

E il consiglio più importante?

Non aspettare di sentirti “pronto”.
Spoiler: non succederà mai. Inizia, anche con piccoli passi. Ogni esperienza, ogni errore, ogni piccola vittoria ti porterà sempre più vicino a una vita su misura per te.

Io ho cominciato con un portatile scassato e tanta voglia di cambiare. Tu puoi iniziare con quello che hai adesso. Il mondo là fuori ti aspetta.

Quindi, che lavoro fare per viaggiare?

La risposta è: quello che ti rispecchia di più. Non esiste una sola strada, ma tante possibilità da esplorare. Che tu voglia insegnare, scrivere, programmare o vendere artigianato su Etsy, oggi è davvero possibile lavorare viaggiando in libertà.

Io ci sono riuscito, e continuo ogni giorno a scoprire qualcosa di nuovo. Se hai letto fin qui, vuol dire che il desiderio c’è. E fidati: con passione, un pizzico di coraggio e una buona connessione, il mondo è pronto ad accoglierti.

Alberto

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